Quali sono gli importi del 2022 dell’indennità di accompagnamento? Come funziona in concreto? Ecco le risposte
L’indennità di accompagnamento rappresenta una misura di tutela che lo Stato dal 1980 assicura ai soggetti in possesso di determinati requisiti soggettivi e sanitari.
L’indennità di accompagnamento consiste in una prestazione previdenziale ad hoc, che il sistema pubblico versa a favore delle persone non autosufficienti, con specifici requisiti soggettivi e sanitari.
Il provvedimento con cui è stata ufficialmente introdotta in Italia è la legge n. 18 del 1980 avente il titolo “Indennità di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili“.
L’indennità di accompagnamento, a differenza di diversi benefici economici assegnati agli invalidi, è indipendente dall’età anagrafica e dalle condizioni di reddito della persona che ne beneficia.
Di seguito intendiamo fare chiarezza sulla cifra dell’indennità di accompagnamento: quanto spetta nel 2022 al percettore? Scopriamolo insieme.
Indennità di accompagnamento 2022: che cos’è e quali sono i requisiti soggettivi
Come appena accennato, l’indennità in oggetto altro non è che una prestazione economica – versata dall’Inps su domanda dell’interessato – a favore di quei soggetti mutilati, o invalidi totali (anche ciechi) per cui è stata acclarata l’impossibilità di deambulare senza il supporto di un accompagnatore o l’incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita.
Al fine di potersi veder assegnata l’indennità di accompagnamento, il percettore deve avere requisiti soggettivi e sanitari ad hoc. Quali sono i primi? Eccoli in sintesi di seguito:
- possesso della cittadinanza italiana oppure della cittadinanza di un paese membro UE e, al contempo, l’iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza o anche la cittadinanza di un Paese extra UE insieme al possesso del permesso di soggiorno da almeno 12 mesi;
- residenza stabile e abituale in Italia.
Indennità di accompagnamento 2022: quali sono i requisiti di ordine sanitario?
Non solo. Oltre ai requisiti soggettivi vi sono anche quelli di tipo sanitario. Questi ultimi vanno posseduti al pari dei primi, altrimenti l’indennità in oggetto non sarà assegnata. Eccoli di seguito:
- riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%) per minorazioni fisiche o psichiche;
- incapacità di essere autosufficiente, vale a dire l’impossibilità a deambulare in maniera autonoma senza il supporto di un accompagnatore oppure a compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza permanente.
Come si può ben notare, la legge vigente è dunque molto precisa nel delineare il quadro dei presupposti che fanno scattare il diritto all’accompagnamento.
Decorrenza, durata e importo
Venendo agli aspetti pratici del meccanismo, ricordiamo che l’indennità di accompagnamento è versata per 12 mensilità:
- a partire dal primo giorno del mese posteriore alla presentazione della richiesta;
- o, in via del tutto eccezionale, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale che acclara le condizioni di invalidità civile.
Per quanto riguarda quest’anno, l’importo mensile dell’indennità di accompagnamento è pari a 525,17 euro. Ne consegue che l’importo annuale è pari a 6.302,04 euro.
Il versamento della prestazione in oggetto è sospeso in ipotesi di ricovero a totale carico dello Stato per un lasso di tempo al di sopra dei 29 giorni.
Vero è che le norme di legge vigenti prevedono altresì una indennità di accompagnamento ad hoc, riservata alle persone in condizione di cecità assoluta e pagata ai beneficiari al di là della loro età e delle condizioni di reddito. In particolare l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti ha un importo 2022 pari a 954,30 euro. Come l’indennità di cui sopra è versata per 12 mensilità, senza diritto alla tredicesima – ma il percettore deve aver ottenuto il riconoscimento della cecità civile assoluta.
Inoltre, questa tipologia di indennità di accompagnamento è erogata dallo Stato anche in caso di ricovero dell’interessato, in un istituto pubblico.
Come fare domanda
Al fine dell’ottenimento dell’indennità di accompagnamento l’interessato deve richiedere all’istituto di previdenza il riconoscimento dei requisiti sanitari. Perciò egli:
- deve inoltrare la domanda con il servizio denominato “Invalidità civile – invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”, dal sito web Inps;
- in alternativa può inviare la domanda con patronato o tramite una delle associazioni di categoria dei disabili.
All’interno della domanda per il conseguimento dell’indennità di accompagnamento 2022 l’interessato deve immettere altresì alcuni dati di natura socioeconomica. Pensiamo ad es. alle informazioni relative allo svolgimento di attività lavorativa e ad eventuali ricoveri. Il percorso di riconoscimento dello status di percettore si conclude con l’invio da parte dell’istituto di previdenza del cd. verbale di invalidità civile.
Come sopra accennato, la prestazione in oggetto è versata in maniera fissa al di là del reddito personale e familiare del beneficiario, mentre dal lato fiscale è esentasse – vale a dire non si versa l’Irpef sull’importo. Conseguentemente il beneficiario non deve indicare quanto ricevuto nel modello 730 o nel modello redditi in fase di dichiarazione nei confronti del Fisco.
Infine ricordiamo che l’indennità di accompagnamento è indipendente dalla composizione del nucleo familiare dell’invalido; non è reversibile ed è comunque compatibile con lo svolgimento di attività di lavoro da parte del percettore.