Salgono i rendimenti, si ampliano gli spread e crollano i prezzi dei Btp, connotando una situazione ideale per impostare una strategia di investimento sul lungo termine.
Il mercato sovrano italiano è stato oggetto di forti vendite questa settimana, a seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione nell’Eurozona.
Gli investitori scontano così le preoccupazioni dovute a un futuro di rialzi di tassi più aggressivi e un’inflazione che non sembra ancora aver raggiunto il picco. Tra i migliori titoli di Stato su cui investire c’è il Btp a 30 anni oggi l’obbligazione che offre di più in Italia. Martedì questo Btp offriva il 3,53% netto, quasi il doppio dell’1,81% netto di inizio anno.
Oltre questo la domanda ha fatto crollare il suo prezzo dai 93 fino ai 69 centesimi. Da queste condizioni è possibile trarre profitto da un ulteriore aumento del differenziale e contestualmente della cedola o da una riduzione rapida dell’inflazione. In alternativa è possibile avvantaggiarsi da un prezzo di ingresso molto basso mantenendoci investiti sul lungo termine.
Gli obbligazionisti in Europa intanto rimangono in attesa delle minute della Federal Reserve. Con lo spread ancora intorno a quota 200 punti base il Tesoro ha annunciato un nuovo Btp Italia che prevede per la prima volta per chi acquista nei giorni di emissione, un doppio premio fedeltà: uno corrisposto a circa la metà della vita del titolo e uno alla scadenza finale. L’emissione del nuovo BTp a 15 anni, con scadenza primo marzo 2038 e cedola annua del 3,25%, ha visto una domanda complessiva per circa 25 miliardi.
BTP a 30 anni: ecco le caratteristiche del miglior titolo in termini di rendimento lordo
Il BTp a 30 anni con Isin IT0005425233 ha una scadenza al 1 settembre 2051. L’attuale convenienza non deve ingannare gli investitori; chi, infatti, lo avesse acquistato all’inizio dell’anno, incasserebbe fino alla data del rimborso del capitale quasi il 50% netto in meno. Il modo per evitare di perdere il capitale è entrare con il giusto tempismo lasciando che il titolo sconti la maggior parte dei ribassi, tra quelli prevedibili.
Naturalmente il conflitto in Ucraina non era uno di questi e l’unico modo per provare a compensare i ribassi delle quotazioni è rimanere investiti fino al ripristinarsi di una condizione di stabilità anche per l’economia italiana. Per il momento, tuttavia, non si è manifesta ancora una variabile in grado di invertire il trend e prosegue la ricerca di finanziamenti dello Stato tramite obbligazioni.
BTP decennale, caratteristiche e cedola
Martedì 31 maggio il Mef ha emesso la terza tranche del Btp con scadenza 1° dicembre 2032 con una cedola del 2,5%. In tutto sono stati emessi titoli con scadenza a 10 anni per un ammontare pari a 2,5 miliardi di euro, al massimo dell’offerta prevista.
Il rendimento lordo complessivo del Btp decennale è stato fissato al 3,097%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 94,86. Nella precedente asta del 30 marzo 2022 del titolo decennale, il rendimento lordo complessivo del Btp con scadenza a giugno 2032 era equivalente invece al 2,14%.