I disoccupati che hanno concluso un contratto a termine possono accedere all’APE Sociale. Quali sono le condizioni richieste?
L’APE Sociale è una misura sperimentale (prorogata fino al 31 dicembre 2025), che prevede il versamento di un’indennità da parte dell’INPS a determinate categorie di soggetti, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Possono usufruire della prestazione coloro che possiedono almeno 63 anni e 5 mesi di età e si trovano nelle seguenti condizioni:
Possono accedere all’APE Sociale i lavoratori disoccupati che hanno terminato un contratto a tempo determinato, a patto che siano stati effettuati almeno 18 mesi di lavoro negli ultimi 3 anni prima della scadenza del termine, anche in maniera frammentata o alle dipendenze di differenti datori di lavoro. Per coloro che non rispettano tale requisito, ci sono soluzioni? Possono rimediare con il versamento dei contributi volontari? Al riguardo, la legge è molto chiara.
I disoccupati che non hanno svolto almeno 18 mesi di lavoro nei 3 anni precedenti non hanno diritto all’APE Sociale e non possono versare i contributi volontari, perché questi ultimi non riguarderebbero il lasso di tempo considerato. Al riguardo, la normativa è molto chiara e al comma 179 della Legge n. 232/2016, si prevede che l’APE Sociale spetta a disoccupati che hanno interrotto l’attività lavorativa per:
È, inoltre, necessario che abbiano smesso di percepire l’indennità di disoccupazione e posseggano un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. La legge non ammette deroghe a tali condizioni. In base a quanto previsto dalla Circolare INPS n. 34/2018, inoltre, i 36 mesi vanno calcolati a ritroso, dalla data di scadenza dell’ultimo contratto a tempo determinato. I 18 mesi di lavoro dipendente richiesti in questi 3 anni possono anche non essere continuativi.
Ricordiamo, infine, che di recente è stata prevista una nuova condizione per l’accesso all’APE Sociale: l’incumulabilità con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, a eccezione di quello occasionale, entro una soglia massima di 5 mila euro annui.
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