Finalmente pensione a soli 60 anni, sembra un sogno ma è tutto vero: la nuova normativa che fa finalmente felici tutti, anche i più esigenti
Dopo tanti anni dedicati alla propria attività professionale, quello della pensione è un traguardo ambito. A una certa età, infatti, è normale e fisiologico desiderare del tempo per sé, quindi per il riposo e per quelle attività che per tutta la vita sono state messe in secondo piano come lo sport e gli hobby. Molti anziani, poi, quando diventano nonni e nonne riscoprono il piacere di rimanere a casa con la propria famiglia, altro grande tema della pensione!
Per riuscire a godersi la pensione, è necessario andarci ad un’età consona: non bisogna accedervi troppo presto, soprattutto per questioni economiche ma anche personali né però andarci troppo tardi, quando disturbi e malattie tipiche dell’età possono ostacolare il buon godimento del tanto agognato tempo libero. Una nuova normativa, finalmente, permette di accedervi a 60 anni.
In pensione a 60 anni: tutto quello che si deve sapere
Anche nel 2025 è possibile accedere alla pensione minima con 60 anni di età: si tratta del pensionamento anticipato, previsto per alcune categorie di lavoratori considerati maggiormente fragili. La prima situazione è quella dell’assegno ordinario di invalidità e della pensione di inabilità lavorativa, misure per le quali è richiesto solo il versamento di 5 anni di contributi, di cui 3 nei 5 anni precedenti alla domanda per la pensione anticipata. C’è poi l’Ape Sociale, un’indennità erogata dallo Stato mediante l’INPS che permette a chi ha almeno 30 anni di contributi, con almeno 63 anni e 5 mesi di età, di andare in pensione.
Infine Quota 41 precoce, che può essere richiesto dai lavoratori che hanno versato almeno 41 anni di contributi e che abbiano un’invalidità minima del 74%. In questo caso, non è previsto un requisito anagrafico: la sola cosa necessaria è che almeno uno dei 41 anni di contributi sia stato versato prima del 19° compleanno.
Se poi si è donne, madri di uno o più figli e si presta cura ad un parente disabile, quindi si è anche caregiver, è possibile accedere al pensionamento al raggiungimento dei 60 anni di età: si tratta dell’Opzione Donna, una misura sperimentale che permette alle caregiver di interrompere le proprie prestazioni lavorative anticipatamente. Cruciale, però, è il requisito anagrafico: entro il 31 dicembre 2023 si devono aver compiuti 61 anni di età, ridotti a 59 se si hanno 2 o più figli e a 60 anni se si ha un unico figlio.