Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan, invita gli investitori a fare attenzione nei prossimi mesi, prepararsi a un peggioramento dell’economia che definisce come “un uragano in arrivo”.
Nuvole di tempesta, anzi no..un uragano, ha detto ieri il banchiere americano, durante una conferenza a New York.
La situazione oggi appare sotto controllo, ma le manovre delle banche centrali sono l’ultima risorsa per gestire la situazione. Secondo Dimon è quindi meglio prepararsi e rimanere prudenti. I due fattori principali che preoccupano investitori e analisti sono l’inizio in questo mese dell’inversione della politica monetaria della Federal Reserve. La riduzione del bilancio e il così detto quantitative tightening, o QT, inizierà con una diminuzione fino a 95 miliardi di dollari al mese di acquisto titoli.
Salgono le pressioni contestualmente sui mutui e sul prezzo materie prime. Al momento Le banche centrali “non hanno scelta perché c’è troppa liquidità nel sistema” ha detto Dimon. Tuttavia la manovra il cui obbiettivo è ridurre i prezzi e la speculazione arriva forse nel momento sbagliato e comunque troppo tardi per evitare gli effetti collaterali.
E proprio sul rialzo dei prezzi, ieri è arrivato il mea culpa di Janet Yellen, segretario al Tesoro americano. “Ho sbagliato sulla traiettoria dell’inflazione” ha detto ai microfoni di Cnn, ammettendo il suo errore nel sottovalutare la corsa dei prezzi.
Nella lotta all’inflazione la banca centrale americana intende procedere a passo spedito; porterà avanti una riduzione da 47,5 miliardi al mese fino a settembre, per poi passare ai 95 miliardi, quasi il doppio del ritmo del 2017. Per la Fed è un esperimento senza precedenti i cui effetti rimangono ancora poco chiari.
Intanto sul mercato immobiliare Usa i prezzi delle case sono cresciuti del 15% anno su anno con affitti arrivati al 17% in più nello stesso periodo di tempo. Nel frattempo, i tassi ipotecari sono aumentati di oltre 2 punti percentuali rispetto a un anno fa, il che rende l’acquisto di una casa molto più costoso calmierando i prezzi ma anche pesando sul costo dei mutui.
Tuttavia, a causa degli elevati tassi di inflazione osservati a livello globale nell’ultimo anno, le banche centrali non hanno altra scelta che aumentare i tassi al fine di ridurre la domanda e domare l’inflazione. Questo insieme ai prezzi delle case, sta già causando un crollo del mercato obbligazionario a cui segue quello obbligazionario.
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