Non+pagare+l%E2%80%99Imu%2C+scelta+non+raccomandabile%3A+si+rischia+grosso+e+le+sanzioni+sono+pesanti
tradingit
/imu-versamento-sanzioni-casa/amp/
Economia e Finanza

Non pagare l’Imu, scelta non raccomandabile: si rischia grosso e le sanzioni sono pesanti

Non pagare l’Imu comporta senz’altro delle ripercussioni non trascurabili. La natura di tali conseguenze è amministrativa. Omettere il pagamento non sfocia seduta stante nel penale.

Ebbene, la sola alternativa è rappresentata da un dazio sugli importi da destinare al Comune. Nel gergo d’uso comune si parla di mora.

Pixabay

Omissione del versamento, sanzioni e quant’altro: andiamo dunque ad analizzare nella fattispecie cosa accadrebbe a quanti decidessero, volontariamente o per una dimenticanza, di pagare l’Imu.

Attenzione ad omettere i versamenti Imu

L’iter sanzionatorio messo in campo dalla normativa per coloro che omettono il versamento dell’Imu viene così ripartito:

  • ammenda del 30%, nelle circostanze di trascurato o incompleto versamento dell’Imu derivante dalla notificazione;
  • ammenda dal 100% al 200% dell’imposta non corrisposta, con un minimo di € 50, nella circostanza di manchevole inoltro dell’atto dichiarante;
  • ammenda dal 50% al 100% dell’imposta non corrisposta, con un minimo di € 50, nella circostanza di inesatta notificazione Imu;
  • ammenda da € 100 a € 500 nella circostanza di assente, incompiuta o mendace risposta al formulario; nella fattispecie di risposta che supero il margine di due mesi dalla comunicazione, il Comune può decidere per una multa da € 50 a € 200.

Le suddette ammende, al di fuori della sanzione del 30%, saranno tagliate a un terzo qualora, entro il scadenza per l’asserzione del ricorso, intervenisse l’accondiscendenza del soggetto sanzionato, con versamento del tributo (se dovuto), dell’ammenda e dei relativi interessi.

La regolarizzazione dei conti

Nelle circostanze di mancato, incompleto o differito versamento, si potrà eludere l’imposizione della pena (ordinaria) ordinaria al 30%, usufruendo di quello che in gergo è definito come ravvedimento operoso.

In quest’ottica, le ammende si riducono in base alle tempistiche del saldo del versamento. Prima si regolarizza minore sarà la sanzione. Clicca qui per la panoramica sullo scema in questione.

Se proprio non si paga…

Oltre alle sanzioni appena indicate, i comuni che non dovessero percepire il versamento Imu nemmeno con l’alternativa appena esposta, andranno a redigere un documento. Si tratta del ruolo, testo che documenta il proprio credito e lo restituisce operativo, concedendo in tal modo che, su di esso, possa essere incanalata un’attuazione imposta.

Il documento sarà successivamente inoltrato all’agenzia di recupero crediti del Comune (dicesi Agente per la Riscossione Esattoriale), la quale avrà il compito di inviare la notificazione della cartella al contribuente.

Una volta notificata la cartella, entro 60 giorni bisogna pagare oppure presentare ricorso.

Trascorsi due mesi, la cartella diviene risolutiva, il rischio concreto è quello della confisca dei beni. Si pensi al quinto dello stipendio o della retribuzione pensionistica, il conto corrente.

Tra le possibilità vi sarebbe anche l’iscrizione dell’ipoteca sull’abitazione quando l’importo del debito globale oltrepassi i 20.000 euro; altresì, la confisca dell’abitazione è ipotizzata solamente in caso di un debito oltre i 120.000 euro e purché non si abbia a che fare con la “prima casa”.

Al fine di rendere operativo l’impedimento al pignoramento della “prima casa” sarà essenziale che:

  • non si sia proprietari di altre case, nemmeno per quote;
  • la casa risulti essere sede di di residenza e abitazione quotidiana del contribuente;
  • la casa non rientri nelle tipologie A/1, A/8 o A/9 (immobile di lusso).

La prescrizione dell’Imu arriva dopo un quinquennio.

  • Coloro che non avessero versato l’Imu, saranno vincolati solo al pagamento della tassa dell’ultimo quinquennio;
  • qualora il Comune non richiedesse il versamento o nel caso non intervenisse la comunicazione della cartella esattoriale, il debito terminerà in automatico la sua vigenza, senza che il giudice si debba pronunciare a riguardo.

La cartella esattoriale pubblicata per assente versamento Imu va in prescrizione dopo cinque anni qualora, nel mentre, non fossero stati inviati richiami o azioni di incameramento.

Marco Scarfiglieri

Recent Posts

Arriva il voucher nuovi nati: aiuto forte alle famiglie ma solo entro 20.000 euro di ISEE

Nuovi aiuti per le famiglie con bambini, le istituzioni scendono ancora in campo offrendo un…

41 minuti ago

Assegno di Inclusione: pubblicati i requisiti 2025 per mantenerlo, cosa occorre da gennaio

Per accedere all'Assegno di Inclusione anche nel 2025 si dovranno rispettare tutti questi nuovi requisiti.…

1 ora ago

Il settore Carbon Capture, Utilization, and Storage – CCUS: in forte crescita ma ignorato da quasi tutti i trader inesperti

Tra i settori emergenti con opportunità di alto rendimento c’è il CCUS (Carbon Caputer, Utilization…

3 ore ago

Trovare lavoro a 50 anni: gli errori che si pagano caro e i trucchi per riuscirci anche al Sud

Quali sono i maggiori problemi che incontra chi deve cercare un lavoro a 50 anni?…

4 ore ago

Pagare a rate: scopriamo i veri problemi di questa abitudine sempre più diffusa

Quali sono i problemi nascosti sia economici che psicologici del pagare a rate? Serenità sì…

6 ore ago

Debiti: la normativa 2025 è durissima e premia il creditore, come difendersi

Attenzione a chi deve ancora saldare con il Fisco, con la nuova normativa 2025 la…

7 ore ago