Imu e Tari, scordatevi l’esenzione: ecco i costi per la seconda casa

Utilizzare una seconda casa solo per pochi giorni all’anno è sufficiente ad affrancarsi da Imu e Tari? Ecco cosa dice il regolamento fiscale.

 

I proprietari di due o più immobili hanno sempre il medesimo problema: conciliare le spese ordinarie con quelle straordinarie, dovute al semplice possesso. E se le utenze rappresentano un costo relativo, specie se si parla di case per le vacanze, alle tasse difficilmente si sfugge.

Imu Tari seconda casa
Foto da Pixabay

Imu e Tari sono obbligatorie. Se la prima è stata da tempo rimossa sui primi immobili, sulle seconde case il costo andrà sostenuto. E la stessa Tari, come l’Imu una tassa comunale, costituisce un costo in base ai metri quadri dell’appartamento. Il punto, però, è capire se l’utilizzo effettivo ridotto della casa possa rappresentare una variabile in grado di ridurne il costo. Questo vale soprattutto per la tassa sui rifiuti, partendo dal presupposto che una casa chiusa per un lungo periodo non produce in effetti spazzatura. Ad esempio, qualora la casa fosse abitata regolarmente per non più di 15 giorni l’anno, le tasse sarebbero comunque dovute? Meglio non farsi illusioni: il pagamento sarà richiesto, anche se l’abitazione fosse frequentata un solo giorno. La semplice proprietà è sufficiente a far scucire i cordoni della borsa.

Per quanto riguarda l’Imu, che nell’ormai lontano 2011 ha sostituito definitivamente l’Ici, le rate da onorare sono due. La prima delle quali arriverà nel mese di maggio, con pagamento di solito fissato al 16 di giugno. La seconda tranche è prevista per il 16 dicembre. Il costo verrà determinato dalla visura catastale e dalle caratteristiche dell’immobile. La tassa, in base a tali requisiti, potrebbe quindi essere più alta o più bassa. La Tari, invece, guarda alle dimensioni dell’appartamento e alla composizione del nucleo familiare. Anche in questo caso, quindi, gli importi sono variabili, anche in base al Comune o alla Regione di residenza. Il suo scopo è coprire i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Anche per questo le possibili defaillance in tal senso scatenano l’ira dei contribuenti.

Imu e Tari sulla seconda casa: le possibili agevolazioni

Sulla Tari una soluzione ci sarebbe. Ma si tratta di una condizione ai limiti dell’impraticabile, visto che le seconde case, per non produrre alcun costo, dovrebbero essere completamente sgombre e prive di qualsivoglia allaccio. Meglio non farsi troppe illusioni quindi: le tasse vanno pagate, a prescindere dalle condizioni di utilizzo del secondo immobile, così da non restare indietro e incappare in noie fiscali. Questo non toglie che, in alcune circostanze, sia possibile usufruire di alcune agevolazioni specifiche. E questo vale anche per l’Imu, che condivide con la Tassa sui rifiuti uno sconto del 20% direttamente sul pagamento. Chiaramente, solo in casi specifici. Anzi, spesso nemmeno i contribuenti stessi sono al corrente dell’agevolazione, che potrebbe essere peraltro coadiuvata da altri provvedimenti di marca comunale. Questi ultimi, tuttavia, vengono applicati solo nel caso in cui il contribuente si trovi in particolari condizioni economiche.

Per quanto riguarda sconti e agevolazioni, rivolgersi al proprio Comune di residenza può essere consigliabile. Soprattutto per conoscerne non solo la presenza ma anche le condizioni per accedervi. Anche i moduli generici riferibili a Tari e Imu, reperibili e scaricabili su internet, possono fornire informazioni esaustive. Sconti e agevolazioni, a ogni modo, difficilmente vanno oltre il 50%. Di sicuro non sono previste esenzioni per le seconde case, a prescindere da come e quando le utilizziamo. Meglio metterci l’anima in pace.

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