Addio spese gravose, si può non pagare l’IMU sulla seconda casa grazie ad un’autocertificazione veloce veloce! Informarsi per credere!
Con un solo strumento è possibile non pagare l’IMU sulla seconda casa, e questo sembra proprio uno scenario da non perdere di vista. Quando entrano in gioco le novità, i contribuenti provano sempre un pizzico di “ansietta”, perché non si sa mai cosa potrebbe accadere, e quali potrebbero essere le novità che stravolgono la situazione in atto. A dicembre basterà una semplice autocertificazione secondo quanto riportato dalla Circolare 3. Ma di cosa si tratta? Chi può usufruirne?
Come è noto, con l’IMU non si fa riferimento ad un animale australiano, quello è l’Emù, un uccello simile allo struzzo, ma ad una tassa che si paga sulle abitazioni possedute. Questa non vale per tutte a prescindere, ma sulle altre che non concernono la principale e che rientrano nell’ordine catastale di “case di lusso”. Per tutte le altre non è necessario porne in essere il pagamento. Introdotto nel 2012 in sostituzione all’imposta sugli immobili, si estende a tutti i comuni del territorio nazionale.
Questo è quello che la maggior parte dei contribuenti conoscono. Ma ci sono delle garanzie che permettono anche sulla seconda casa di proprietà di non effettuarne il versamento. Com’è possibile non pagare l’IMU e restare in una situazione di legalità? Ci sono tante sorprese, o meglio delle informazioni che una volta rese note, altro che assi nella manica, rappresentano la comune gestione delle proprie finanze e risparmio.
È confermato, non si paga l’IMU sulla seconda casa, che vantaggio!
Come se non bastasse, è bene sapere che non solo si può non pagare l’IMU sulla seconda casa, ma seppur non si riesce ad ottenere il suddetto vantaggio, comunque ci potrebbe essere la possibilità di averla ridotta per un buon 50%. Come si può fare? Con questa guida pratica e veloce, si ottiene il risparmio da sempre desiderato. Soprattutto si perde in parte quella sensazione di stress, ansia e di “acqua alla gola” per tutte le spese alle quali far fronte a fine mese. Non c’è nessuno meglio di sé stessi per tutelare il proprio portafoglio.
La questione verte sempre attorno a che tipologia di immobile si fa riferimento. Se si tratta di una seconda casa e questa è inagibile ed inabitabile, allora la riduzione del 50% è garantita. Il costo inferiore è dovuto al fatto che si tratta di abitazioni di cui si può usufruire limitatamente, cioè per un certo periodo dell’anno. Questa condizione sussiste se la casa è stata concessa in comodato d’uso gratuito con un contratto che ne permette a genitori o figli il suo utilizzo come alloggio principale.
E quando non si paga l’IMU sulla seconda casa? Non ci sono casi elencati che determinano il non pagamento, ma delle situazioni come quelle poco fa esplicate, che concernono agevolazioni e diminuzioni importanti. Si possono effettuare scontistiche per edifici storici, o per immobili concessi in comodato d’uso a parenti di primo grado, e per immobili di pensionati che risultano residenti all’Estero.
Ma a quanto pare però ci sono novità importanti: la dinamica normativa esplora differenti aspetti. Da quando la Corte di Costituzionale con la sentenza n. 209 del 2022 si è pronunciata con il non pagamento in un caso trattato, le cose sembrerebbero destinate a cambiare. La situazione era quella in cui si trattava di due case considerate in parte “prime case” per la stessa famiglia. Allora, di conseguenza quella che sarebbe dovuta rientrare come seconda, e tassabile, non è stata soggetta al pagamento. Questa pronuncia è destinata a modificare l’ordine di gestone delle cose.