A chi spetta il rimborso e cosa c’è da sapere a proposito dell’IMU: col Decreto Energia, previsto il rimborso del 50% della 2° rata IMU pagata a dicembre dello scorso anno
Tanti e diversi sono i temi che hanno a che fare con l’economia e che destano grande attenzione, e tra questi vi è anche l’IMU e la questione rimborso: con il decreto energia, che è stato approvato in CdM il 18 marzo 2022 ed in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, viene infatti previsto il rimborso del cinquanta per cento della 2° rata IMU pagata a dicembre dell’anno scorso.
Per quanto riguarda l’agevolazione, questa è dedicata in particolar modo alle imprese che operano nel settore del turismo, ed in merito ai dettagli serve che sia pubblicata in Gazzetta Ufficiale, si legge su I-dome.com; tuttavia intanto ecco chi ne ha diritto e come potrà essere impiegato e con quali requisiti si dovrebbe avere accesso.
Si tratta di uno degli interventi che riguardano il Decreto Energia, quello in questione, che vede stanziati al riguardo 15,6 milioni di euro per il 2022; secondo la bozza precedente l’approvazione del decreto stesso, il rimborso inerente la 2° rata IMU è erogato attraverso il credito di imposta, da impiegare esclusivamente in compensazione mediante modello F24.
Il suddetto credito di imposta non concorre alla formazione del reddito in merito alle imposte sui reddito né del valore della produzione netta ai fini IRAP.
IMU rimborso: chi riguarda e dettagli
Vari sono i temi a livello economico che interessano e che destano grande attenzione, si pensi ad esempio al taglio prezzo della benzina, una boccata d’ossigeno in un momento difficile come quello che si sta vivendo, o ancora quali occasione da non perdere, nel rispetto di requisiti e condizioni, per i vari bonus casa che è importante conoscere.
Rispetto al tema in oggetto, per quanto riguarda i destinatari del rimborso del cinquanta per cento della 2° rata del saldo IMU 2021, pagato nel mese di dicembre scorso, spetta: alle imprese turistico-ricettive; alle imprese che esercitano attività agrituristica; alle imprese che appartengono al comparto fieristico e congressuale; ai complessi termali e parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
Occorre che i proprietari di queste imprese, oltre al possesso degli immobili, siano anche gestori delle attività esercitate; ai fini dell’accesso all’agevolazione, I-dome.com sottolinea che le imprese devono aver avuto una riduzione del fatturato o dei corrispettivi nel periodo indicato pari almeno al 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.
Ad ogni modo è bene ed opportuno che ciascuno si informi e approfondisca dettagli, requisiti, condizioni e tutti gli aspetti importanti al riguardo da sapere mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, così da chiarire anche ogni eventuale dubbio.