Il Decreto fiscale ha modificato l’esenzione IMU per l’abitazione principale “prima casa”. Analizziamo tutti i cambiamenti.
Attualmente l’IMU sulla prima casa esiste l’esenzione. Ma la legge di conversione del Decreto legge n. 146 del 21 ottobre 2021 (decreto fiscale) collegato alla Legge di Bilancio 2022 interviene anche sull’IMU per la prima casa da gennaio 2022.
Si legge nel decreto che dove i membri del nucleo familiare abbiano stabilito la residenza in immobili diversi, si deve considerare l’agevolazione per un solo immobile per nucleo familiare. Questa novità vale sia per gli immobili situati nello stesso comune sia se situati in comuni diversi. Analizziamo cosa cambia sull’esenzione dell’IMU sull’abitazione principale
Per capire nel dettaglio cosa cambia, bisogna verificare la normativa precedente e quella che andrà in vigore nel 2022. Nello specifico la legge n, 160/2019, prevede che “prima casa” si intende l’immobile adibito alla dimora abituale dove risiede il nucleo familiare. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la residenza in due immobili diversi, le agevolazioni dell’abitazione principale e le pertinenze, le agevolazioni si applicano ad un solo immobile non di lusso. Il MEF è in contrasto con la legge, infatti, con la circolare n. 3/DF del 2012 ha dichiarato che l’esenzione dell’IMU, si applica a due immobili nel caso siano entrambi considerati “prima casa” se in comuni diversi.
Riepilogando, su due immobili situati nello stesso comune, l’esenzione è operata per un solo immobile. Due immobili in due comuni diversi, l’esenzione è operata su entrambi gli immobili. In merito si è pronunciata anche la Cassazione che, invece, chiarisce che nel caso la dimora o la residenza anagrafica non coincidono, l’esenzione non spetta.
A risolvere questa disparità è intervenuto il decreto legge n, 146/2021.
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Per superare la disparità normativa, il Decreto fiscale dispone che ove i membri del nucleo familiare abbiano stabilito la residenza in due immobili diversi, l’esenzione è valida per un solo immobile per nucleo familiare. Questa nuova disposizione è valida anche se i due immobili siano situati nello stesso comune o in comuni diversi.
Questo significa che molte famiglie che dispongono di un secondo immobile in un secondo Comune e hanno stabilito due residenze diverse per non pagare l’IMU, dal 2022 non potranno più fruire di quest’agevolazione. Il “mattone” diventa sempre più caro sotto tutti gli aspetti. Un altro aspetto che preoccupa i contribuenti è la nuova riforma del catasto, anche se il premier Draghi ha rassicurato che non ci sarà un aggravio di costi, anche se non convincono le rassicurazioni. Riforma fiscale: torna l’incubo catasto, tremano i proprietari di immobili
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