Le leggi aggiornate al 2022 parlano di sconti del 20%, 50% e 75% su IMU e Tari. Quali sono i casi in cui è possibile risparmiare? Scopriamoli insieme.
Pagare le imposte non è bello ma fa parte degli obblighi di ogni cittadino. L’Imu e la Tari sono tra le imposte più odiate dagli italiani. Ma grazie alle leggi aggiornate del 2022 è possibile beneficiare di sconti sul versamento di questi oneri.
L’IMU è l’Imposta Municipale Unica che deve essere versata dai proprietari di immobili, quado non rappresentano l’abitazione principale dello stesso. Il suo valore dipende dalla rendita catastale.
La Tari, invece, è la tassa sui rifiuti e deve essere versata dai proprietari di immobili e dagli inquilini. Il suo valore dipende dai metri quadri dell’immobile e dal numero di persone che ci vivono.
In entrambi i casi, l’importo da versare è caratterizzato da un acconto e da un salto.
Grazie alle leggi aggiornate nel 2022, è possibile ottenere uno sconto sia sul l’IMU che sulla Tari. Scopriamo in quali casi.
IMU e Tari, sconto del 20%
Secondo le leggi aggiornate 2022 è possibile sfruttare uno sconto del 20% sul pagamento di Imu e Tari. Si può usufruire di questo risparmio, solo se il Comune ha approvato lo sconto attraverso specifiche delibere, volte a ridurre del 20% l’importo originario.
Tuttavia, alcuni cittadini non sanno che lo sconto del 20% è concesso sempre se il pagamento dell’imposta avviene tramite domiciliazione bancaria, direttamente sul conto corrente.
Si tratta di un’opportunità che è riconosciuta indistintamente a tutti i contribuenti.
Lo sconto del 50% sulle imposte
Un altro sconto più sostanzioso riguarda quello della 50% del valore di Imu e Tari.
Per poter beneficiare di questo importante risparmio è necessario essere in possesso di determinati requisiti. Secondo le leggi in vigore nel 2022, è possibile ottenere un risparmio del 50% delle tasse da pagare nel caso in cui l’immobile in questione sia dato in comodato d’uso ai figli.
Il comodato d’uso è un contratto con il quale il proprietario di un immobile mette a disposizione di un altro soggetto, definito comodatario, la casa di sua proprietà. Il contratto ha una durata prestabilita e prevede l’obbligo di restituzione del bene alla scadenza.
Per poter usufruire dello sconto del 50% sul versamento dell’IMU per le case date in comodato d’uso è necessario rispettare alcune condizioni:
- Registrare il contratto di comodato d’uso gratuito all’Agenzia delle Entrate.
- L’immobile dato in comodato d’uso non deve rientrare nella categoria delle case di lusso o di pregio.
- Il contratto di comodato d’uso gratuito deve essere stipulato tra parenti di primo grado in linea diretta, ovvero genitori e figli.
- Che il genitore proprietario della casa, concessa in comodato d’uso, sia residente nello stesso Comune in cui è ubicato l’immobile in questione.
- Che il genitore che ha concesso la casa in comodato d’uso al figlio abbia al massimo due immobili intestati ad uso abitativo, sempre nello stesso Comune.
Lo sconto del 50% per le case date in comodato d’uso è applicabile solo al versamento dell’IMU e non alla tassa sui rifiuti. Per la Tari, infatti, non sono previste riduzioni o sconti.
È possibile beneficiare gli un risparmio del 50% della base imponibile per il pagamento dell’IMU, nel caso in cui l’immobile in questione sia considerato inagibile. In quest’ultimo caso, però, secondo le leggi, è necessario presentare la dichiarazione IMU al Comune, allegando anche l’attestazione di inagibilità. Tale documento deve essere redatto da un tecnico abilitato.
Ad ogni modo, secondo quanto stabilito dalla legge, per le case inagibili la Tari non è prevista. Di fatto per le case disabitate e prive di arredi e utenze non è previsto il pagamento della tassa sui rifiuti.
Infine lo sconto del 50% sul pagamento dell’immobile vale anche per i proprietari di casa in Italia che però risiedono all’estero. In questo caso, l’immobile di proprietà non deve essere dato in affitto o concesso in locazione.
IMU sconto del 75%
Per i proprietari di casa che concedono l’immobile in affitto con un canone concordato è possibile beneficiare di uno sconto del 75% dell’imposta dovuta.
Infatti, secondo quanto stabilito dalla legge numero 431 del 9 dicembre 1998, è disposta una riduzione dell’imposta al 75% per le abitazioni locate a canone concordato. Tale riduzione non è prevista anche per la tassa dei rifiuti.