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Economia e Finanza

IMU e comodato d’uso gratuito per i familiari, quanto si paga? La risposta inaspettata

A breve la scadenza della seconda rata dell’IMU, ma ci sono contribuenti che pagheranno di meno per effetto del comodato d’uso gratuito per i familiari. Analizziamo cosa prevede la normativa. 

Imu (Adobe)

Il 16 dicembre i contribuenti sono chiamati a versare la seconda rata dell’IMU 2021, ma coloro che hanno registrato un contratto di comodato d’uso gratuito per i familiari, hanno particolari riduzioni. Secondo la Legge di Bilancio 2019, all’articolo1 del comma 1092, i contribuenti che hanno concesso ad uso gratuito l’appartamento ai parenti di primo grado possono ottenere una riduzione del 50% della base imponibile da pagare dell’immobile dato in comodato. Il beneficio si estende anche al coniuge nel caso di morte del comodatario, ma solo se sono presenti figli minori.

IMU e comodato d’uso gratuito per i familiari, quanto si paga?

Per poter fruire delle riduzioni previste per il comodato d’uso gratuito, bisogna rispettare dei requisiti specifici. Nello specifico, il contratto deve essere registrato all’Agenzia delle entrate. Inoltre, il comodante deve possedere un solo immobile in Italia, oltre a quello adibito ad abitazione principale. Infine, il comodante deve risiedere nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato d’uso gratuito.

La riduzione non spetta alle abitazioni classificate con le seguenti categorie catastali: A/1, A/8 e A/9. Inoltre, ricordiamo che l’agevolazione spetta per i parenti in linea retta di primo grado che utilizzano la casa come abitazione principale.Riforma fiscale: torna l’incubo catasto, tremano i proprietari di immobili

Infine, la riduzione si applica anche al comodante per l’abitazione principale, oltre all’immobile concesso in comodato gratuito.

LEGGI ANCHE>>>IMU sulla prima casa dal 2022: con il Decreto fiscale l’esenzione non sarà per tutti

Riduzione del 25%

Gli immobili con contratto di locazione hanno una riduzione della base imponibile IMU del 25%. A patto che il contratto preveda l’obbligo di registrazione per poter ottenere lo sgravio fiscale.

In riferimento alla dichiarazione IMU, dal primo gennaio 2022 è previsto l’esonero della dichiarazione per le case concesse in comodato d’uso gratuito ai familiari di primo grado e per gli immobili con contratto di locazione con canone concordato.

Angelina Tortora

Giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti Campania, mi occupo di tematiche fiscali e previdenziali. Da sempre vicino al lettore, rispondo ai loro quesiti sulle varie problematiche.

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