IMU azzerata ma si deve rinunciare agli affitti brevi: vediamo quando conviene e quando no

Niente Imu, se si decide di non fare affitti brevi: ecco quando è possibile e come funziona, nello specifico. 

Come ogni anno, puntualmente, si devono pagare le tasse, in base a quanto si è percepito nell’anno precedente e anche in base al proprio patrimonio, in linea generale.

donna fa calcolo IMU
IMU azzerata ma si deve rinunciare agli affitti brevi: vediamo quando conviene e quando no-trading.it

Tra le imposte da versare allo Stato, c’è sicuramente l’IMU. Si tratta di una tassa dovuta nel caso in cui si possieda un immobile, che non è la casa principale. L’IMU è dovuta anche nel caso in cui si viva in case considerate signorili, annoverate, quindi, tra le categorie di lusso A/1, A/8, A/9.

Questa imposta deve essere versata anche nel caso in cui si possiedano aree fabbricabili, terreni agricoli e quant’altro. Di solito, per eseguire il calcolo di tale imposta è necessario rivolgersi a un professionista oppure al CAF, dove si potranno avere tutte le info di cui si ha bisogno, in merito.

L’IMU, tuttavia, può essere azzerata, se si possiede una seconda casa, in un caso specifico particolare. Scopriamo quale.

IMU azzerata se si rinuncia agli affitti brevi: come funziona

C’è una città italiana, il cui Comune ha preso una decisione importante in merito al turismo di massa e alla vivibilità per chi vi abita.

uomo calcola IMU
IMU azzerata se si rinuncia agli affitti brevi: come funziona-trading.it

Nello specifico, stiamo parlando di Firenze, città d’arte tra le più ammirate e visitate al mondo. Negli ultimi tempi, pare che gli affitti brevi siano molto quotati in questa città, ragion per cui il Comune ha deciso di adottare una misura per far sì che molti di essi possano essere convertiti in affitti residenziali.

La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha spiegato che la suddetta misura punta a tutelare la comunità locale e a conservare l’identità culturale del centro storico. Ha quindi previsto un rimborso IMU, per tutto il 2024.

Chi ha potuto accedere al beneficio, doveva avere il proprio immobile sito nel centro storico fiorentino, area in cui, in effetti, c’è un’elevatissima concentrazione di turisti.

La domanda per poter accedere doveva essere inoltrata entro lo scorso 30 dicembre 2024, in modo da poter facilitare i vari step amministrativi. Si tratta di un provvedimento preso principalmente per frenare il turismo di massa, che per molti residenti ha reso davvero molto complessa la ricerca di un’abitazione a prezzi accessibili in questa zona del capoluogo toscano.

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