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Impara la strategia segreta del FTSE MIB: come i ‘cani’ e i loro dividendi possono farti guadagnare di più

Investire in azioni non è mai stato così intrigante: scopri un approccio semplice ma efficace per selezionare i titoli più promettenti del FTSE MIB. Ti sei mai chiesto come sfruttare i dividendi per massimizzare i guadagni? Esiste una strategia che potrebbe rivoluzionare il tuo modo di investire, anche in Italia!

L’idea di costruire un portafoglio che sfrutti i dividendi più alti è affascinante. Non si tratta di una formula magica, ma di un metodo collaudato che prende ispirazione da una pratica consolidata nel mercato americano: la teoria dei “Dogs of the Dow”, qui adattata al nostro FTSE MIB.

Impara la strategia segreta del FTSE MIB-trading.it

Questa strategia punta sulla selezione di azioni che offrono rendimenti da dividendo elevati, ipotizzando che possano essere sottovalutate e offrire opportunità di crescita. Ma come funziona davvero? E cosa rende questo approccio tanto interessante?

Come funziona la teoria dei “cani” del FTSE MIB

La teoria dei cani applicata al FTSE MIB si basa su un principio tanto semplice quanto intrigante: scegliere le 10 azioni con il dividend yield più alto tra le 40 aziende che compongono l’indice principale di Piazza Affari. Questo indice rappresenta le società più grandi e liquide del mercato italiano, e ogni anno offre numerose opportunità per gli investitori.

Come funziona la teoria dei “cani” del FTSE MIB-trading.it

A fine anno, si parte da un’analisi del rendimento da dividendo, calcolato come rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo dell’azione. I titoli con i rendimenti più elevati vengono considerati i “cani” dell’indice, una denominazione che deriva dalla teoria originale americana. Il motivo? Si presume che un alto dividend yield possa indicare una sottovalutazione del titolo o una capacità stabile di generare utili.

Ma come si traduce tutto ciò in pratica? Dopo aver identificato questi 10 titoli, l’investitore suddivide equamente il capitale tra essi e mantiene il portafoglio invariato per un anno. L’anno successivo, si ripete il processo: si ricalcolano i rendimenti, si aggiornano i “cani” e si ribilancia l’investimento.

Opportunità e rischi di questa strategia

Adottare la teoria dei cani presenta vantaggi ma anche rischi. Tra le principali opportunità, questa strategia permette di costruire un portafoglio orientato al reddito, ideale per chi cerca flussi costanti di dividendi. Inoltre, investire in titoli con alti rendimenti da dividendo può rivelarsi una mossa intelligente in periodi di mercato incerti, poiché queste azioni tendono a essere più difensive.

Un esempio pratico? Nel 2024, aziende come Intesa Sanpaolo (oltre il 10%) Stellantis (7,10%), Poste Italiane (6,41%) ed Enel (6,40%) hanno offerto rendimenti da dividendo significativi, rendendole candidati perfetti per questa strategia. Altri nomi degni di nota includono Azimut Holding (5,96%), ENI (5,92%) e Assicurazioni Generali (5,40%), tutte realtà che hanno distribuito dividendi consistenti ai loro azionisti.

Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica. Un portafoglio costruito esclusivamente sui “cani” potrebbe risultare troppo concentrato in settori specifici, come quello finanziario o energetico, che dominano il FTSE MIB. Inoltre, un alto rendimento da dividendo non è sempre sinonimo di solidità: alcune aziende potrebbero affrontare difficoltà economiche che ne mettono a rischio la crescita futura.

Vale quindi la pena considerare questa strategia? La risposta dipende dal tuo profilo di rischio e dagli obiettivi finanziari. Per alcuni, potrebbe rappresentare un modo interessante per approcciarsi al mercato con regole semplici e chiare. Per altri, un punto di partenza per un’analisi più approfondita dei fondamentali aziendali. Qualunque sia la tua scelta, è sempre utile ricordare che l’investimento richiede pianificazione e consapevolezza e i rischi sono sempre dietro l’angolo.

Gerardo Marciano

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