Con l’inflazione ai massimi da quasi 40 anni e almeno tre rialzi dei tassi, è iniziata la ricerca di rendimenti sicuri. Ecco come guadagnare dal settore immobiliare durante l’inflazione.
Il settore immobiliare è considerato un settore ideale per proteggere il capitale dalla svalutazione.
Questa classe di asset che ha solitamente poca correlazione con la finanza consente ancora oggi di diversificare da azioni e obbligazioni. Gli effetti di una crisi del mercato immobiliare possono essere molteplici sull’economia, tuttavia la crisi sistemica influisce in maniera molto minore sul prezzo degli immobili.
Tra inflazione e tassi di interesse in procinto di cambiare, l’investimento immobiliare sembra assumere sempre più i connotati di un rifugio sicuro, anche se chi cerca un’alternativa ad azioni e obbligazioni può comunque ritrovarsi a gestire qualche rischio. Sullo sfondo di un mercato immobiliare particolarmente attivo, i gruppi immobiliari stanno venendo scelti, insieme ad obbligazioni e fondi comuni, come investimenti correlati a quelli più tradizionali in case e locali commerciali.
Prima di investire il proprio capitale nel settore immobiliare è giusto definire una serie di punti chiave. Come ogni mercato anche quello immobiliare è soggetto alla dinamica di domanda e offerta su cui influiscono i seguenti fattori:
Fattori fisici e ambientali: Questi includono la posizione dell’immobile, che può trovarsi vicino a risorse naturali, la topografia, le condizioni del suolo, il clima. L’immobile infatti può diventare più o meno remunerativo nel tempo, a seconda di quelli che sono gli sviluppi urbani e naturali del territorio. L’accesso e la qualità di questi possono essere estremamente importanti per il mercato locale e per il valore degli immobili ad uso commerciale.
La posizione delle comunità vicine, la presenza di una zona turistica, la presenza di un clima più o meno mite, sono tutti elementi da integrare nella valutazione e in grado di incidere sul valore futuro dell’immobile.
A seconda delle circostanze e dall’orizzonte temporale di investimento è possibile valutare se l’immobile può essere una buona soluzione per proteggersi dall’inflazione. Settore immobiliare e inflazione a prima vista non sembrano correlati. L’inflazione si basa su un aumento dei prezzi dei beni al consumo, mentre l’edilizia abitativa si basa sull’andamento demografico, sul prezzo delle materie prime e sull’offerta complessiva. Se però si osservano i due mercati in un ottica a lungo termine, inflazione, affitti e prezzo delle case si muovono nella stessa direzione.
Sul lungo periodo l’inflazione fa aumentare i salari, che a sua volta aumenta il capitale disponibile per l’affitto e l’acquisto dell’immobile. L’inflazione spesso è accompagnata da un aumento dei tassi di interesse, se questo non avviene il prezzo delle case può aumentare a causa di un aumento della domanda a parità di accesso al credito. L’ultimo elemento da considerare nonché quello più visibile è l’aumento del prezzo di alcune materie prime, specialmente nel settore energetico. Questi possono influire sui prezzi delle case di nuova costruzione.
In questo momento l’aumento dei costi dei materiali da costruzione, dovuto all’inflazione e ai continui problemi della catena di approvvigionamento, sta influendo sui prezzi. In questo senso anche l’aumento dei prezzi di altri beni come alimentari e gas può influire in modo negativo sulla domanda di nuove case o affitti.
Il settore immobiliare può essere un’alternativa al mercato azionario, tuttavia se si investe in immobili bisogna considerare questo come una fonte di reddito. Se si desidera più spazio o trasferirsi in un’altra città o regione acquistare una casa è più da considerare come un costo, in quanto sopperisce a necessità che nulla hanno a che fare con considerazioni basati sulle variabili di mercato presenti in quel momento.
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Aspettare che il mercato coincida con la caratteristica dell’immobile desiderato potrebbe risultare in un’attesa vana. In questo contesto le obbligazioni abitative possono sostituire un approccio determinato dalla necessità con uno più strategico e indiretto che si serve dei mercati finanziari. Le obbligazioni pagano naturalmente degli interessi costanti nel tempo fino alla scadenza o al ritiro anticipato delle stesse.
Le obbligazioni abitative sono strumenti finanziari emessi con il fine di ottenere a prestito il capitale necessario per costruire nuovi edifici. Tra questi, ad esempio, progetti di edilizia pubblica. Le obbligazioni abitative infatti possono essere emesse solo in coordinazione con le istituzioni locali.
Non è insolito che una amministrazione pubblica faccia ricorso a obbligazioni immobiliari per migliorare o ampliare l’edilizia. I proventi del programma di obbligazioni immobiliari possono servire per finanziare il rinnovamento delle abitazioni esistenti, eventualmente apportando modifiche strutturali al progetto o rinnovando alcuni elementi divenuti obsoleti o inefficienti.
In generale, l’ammontare del rendimento delle obbligazioni immobiliari è simile a quello di qualsiasi emissione di obbligazioni. A fronte di un rendimento contenuto e prevedibile questo tipo di investimento comporta un rischio relativamente basso, rendendolo un ottimo investimento per proteggere il portafoglio.
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