Ti hanno mai detto che sul tuo dossier titoli paghi un’imposta dello 0,20% ogni anno, indipendentemente da quanto guadagni o perdi?
Quello che non tutti sanno è che esiste un modo del tutto legale per evitarlo. E non si tratta di una scappatoia complessa o rischiosa, ma di una strategia che molte banche non pubblicizzano.
Immagina di avere un dossier titoli con investimenti a lungo termine. Ogni anno, anche se il mercato non è stato favorevole e il tuo portafoglio non ha generato profitti, devi comunque versare allo Stato lo 0,20% sul valore complessivo degli strumenti finanziari in deposito. Un prelievo silenzioso, ma che nel tempo può pesare sulle tue finanze.
Questa imposta, nota come imposta di bollo sul dossier titoli, viene applicata automaticamente dalla banca, senza che tu possa farci nulla. O almeno così sembra. In realtà, c’è una soluzione semplice e alla portata di tutti per non pagarla senza infrangere la legge. E no, non significa dover trasferire i propri investimenti all’estero o fare operazioni complesse.
Vediamo allora come evitare questa imposta e risparmiare centinaia di euro ogni anno, con un metodo sicuro e completamente regolare.
La maggior parte delle banche tradizionali applica in automatico l’imposta di bollo sul dossier titoli, ma non tutte. Alcuni istituti, soprattutto quelli online, offrono conti di investimento che non prevedono questo prelievo fiscale. Questo perché alcune banche hanno deciso di farsi carico dell’imposta per attrarre più clienti, eliminando di fatto questo costo per gli investitori.
Ad esempio, se hai un portafoglio di 50.000 euro in una banca tradizionale, ogni anno pagherai 100 euro solo di imposta di bollo. Se invece sposti il tuo dossier in una banca che copre questa imposta, quei soldi rimangono nel tuo conto. Sembra poco? Considera che in dieci anni avresti risparmiato 1.000 euro, senza dover fare nulla.
Uno dei casi più noti è quello di broker online che, per competere con le banche tradizionali, hanno deciso di non applicare questa tassa. La scelta del giusto intermediario può quindi fare una grossa differenza sulle tue spese di gestione.
Un’altra strategia per non pagare lo 0,20% sul dossier titoli è quella di trasformare parte del capitale investito in liquidità su un conto deposito. Infatti, l’imposta si applica solo agli strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, fondi), ma non sulla liquidità.
Supponiamo che tu abbia 30.000 euro investiti in ETF e obbligazioni. A fine anno pagheresti 60 euro di imposta di bollo. Se invece decidi di tenere 15.000 euro in un conto deposito remunerato (magari con un tasso d’interesse interessante) e investire solo i restanti 15.000 euro, l’imposta si dimezza.
Alcuni investitori, inoltre, optano per strategie dinamiche: vendono temporaneamente i loro strumenti finanziari a ridosso della fine dell’anno e parcheggiano il capitale in liquidità, per poi ricomprare gli stessi titoli a gennaio. Questa operazione azzera l’imposta di bollo, dato che alla fine dell’anno il dossier titoli risulta vuoto.
Ovviamente, questa strategia deve essere valutata attentamente, perché il mercato può variare e ci potrebbero essere costi di transazione da considerare.
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