Trump Volatility e indici di apertura a ribasso: le borse europee di oggi continuano a segnare forti oscillazioni, i nuovi equilibri geopolitici ci stanno indebolendo
Le borse europee oggi 25 febbraio 2025 aprono leggermente in negativo, continuando a marcare questi sali e scendi che caratterizzano i mercati globali ormai da più di due settimane: la Trump Volatility batte ancora.
Il dato sul PIL della Germania ha confermato una contrazione dello 0,2% nel quarto trimestre del 2024, alimentando ancor di più i timori sulla crescita economica dell’Eurozona, e sul destino che ci sarà proposto dal momento in cui gli USA continuano a spada tratta a minacciare dazi import. Gli indici di apertura di oggi martedì 25 febbraio 2025 si presentano così:
Nel frattempo, il settore tecnologico resta sotto pressione: i mercati asiatici e Wall Street ieri hanno chiuso in ribasso, mentre gli investitori attendono i risultati di Nvidia, previsti per domani, mercoledì 26 febbraio. A pesare sul sentiment anche le nuove tensioni geopolitiche, con la Casa Bianca che valuta restrizioni più dure sulle esportazioni di chip in Cina, inasprendo le tensioni già alte tra Washington e Pechino.
Negli ultimi 15 giorni è stato evidente a tutti, analisti e non, che i mercati finanziari hanno vissuto un periodo di forte instabilità, spinti dalle dichiarazioni contraddittorie di Donald Trump in merito ai dazi commerciali. Un giorno annunciando misure più severe, il giorno dopo cercando di aprire al dialogo.
Questo comportamento altalenante crea un’incertezza costante che si ripercuote direttamente su borse e trader. Vediamo allora quali sono gli impatti più problematici che si riscontrano sui mercati in queste settimane per via della Trump volatility e quali sono i comportamenti da adottare per i trader.
La prima conseguenza di questa incertezza sui mercati è ovviamente l’aumento della volatilità, ovvero la misura delle oscillazioni di prezzo di un asset in un determinato periodo di tempo. Quando la volatilità cresce, significa che gli investitori si trovano di fronte a movimenti di prezzo più imprevedibili e repentini.
Ecco come questo si manifesta:
Quando il mercato diventa instabile, la psicologia del trader è messa a dura prova. Le emozioni e le tensioni giocano un ruolo cruciale nelle decisioni di investimento, e in contesti di forte volatilità possono portare a comportamenti irrazionali che danneggiano il lavoro fatto fino a quel momento.
Da una parte l’aumento dello stress, dall’altra una sorta di effetto gregge spinge gli investitori a una strategia di massa: seguendo ciò che fanno gli altri per paura di star facendo la scelta sbagliata, ciò ovviamente spinge ancora di più la crescita della volatilità. In questo contesto l’indice VIX gioca un ruolo fondamentale: l’indice della paura, così chiamato per il suo ruolo, permette di segnalare agli operatori quando gli investitori stanno correndo ai ripari, misurando anche la volatilità attesa sui mercati azionari.
Rimane quindi importante seguire indicatori del genere, evitare del tutto le decisioni impulsive fatte per paura, diversificare al massimo il proprio portafogli, aggiungere indicatori più precisi per la propria strategia come la media mobile e l’RSI e utilizzare Stop Loss e Take Profit per la gestione migliore del rischio.
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