Il Mef annuncia l’emissione di un Bot a sei mesi; occhi puntati sulle cedole che possono essere rivalutate alla luce del sentiment evolutosi nell’ultimo mese.
È stata una settimana difficile per i mercati, con gli occhi puntati sulle mosse aggressive delle banche centrali che stanno rafforzando i timori di recessione globale.
Mentre la Fed alza come previsto i tassi di interesse di 0,75 punti percentuali gli investitori sembrano sempre nell’ottica di doversi preparare a una prossima recessione. È così che in questo contesto i titoli obbligazionari offrono cedole sempre maggiori a compensazione del rischio di mercato.
Il mercato del lavoro Usa rimane teso, con 213.000 nuove richieste di sussidi di disoccupazione presentate la scorsa settimana, mentre Banca d’Inghilterra, Norvegia e financo la Svizzera hanno alzato il costo del denaro.
Quanto può rendere il nuovo Bot a sei mesi emesso a settembre?
L’intervento concertato delle banche centrali ha messo così sotto pressione i titoli di Stato, in grado di costituire una fonte di rendimento per chi è in grado di sottoscriverli con il giusto tempismo. Settembre offre un’altra occasione attraverso l’emissione di un BOT a sei mesi. Il titolo è la prima tranche con la durata di 182 giorni e codice ISIN IT0005508244 del BOT che verrà emesso il 30 settembre 2022 con scadenza il 31 marzo 2023.
Il termine per la prenotazione da parte del pubblico è fissato al 27 settembre 2022, mentre il termine per le domande in asta si concluderà alle ore 11 del giorno successivo. L’Importo minimo offerto è pari a 5 miliardi di euro.
L’ultimo BOT emesso al 14 agosto 2022 ha avuto successo con una discreta domanda per un ammontare di circa 9,58 miliardi di euro su 7 miliardi di titoli offerti. Il BOT emesso soltanto un mese fa ha avuto un prezzo di aggiudicazione di 98,997. Secondo le elaborazioni di Assiom Forex il rendimento netto dell’emissione annuale è pari allo 0,721%. È possibile un rialzo della cedola sul titolo di settembre; un premio per il rischio congruo in relazione all’aggravarsi nell’ultimo mese delle aspettative economiche.