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Borsa e Mercati

Il grafico dice no, ma gli analisti dicono sì stimando una sottovalutazione elevata: chi ha ragione su PayPal?

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Le azioni PayPal stanno vivendo un momento davvero particolare, e non è solo questione di numeri. Alcuni analisti sorridono, altri restano in silenzio. E intanto il mercato osserva.

Forse non te ne sei accorto, ma negli ultimi mesi c’è stata una calma strana, quasi sospetta, intorno a un titolo che un tempo brillava tra i giganti del Nasdaq. Eppure i segnali ci sono, nascosti tra i dati, nei grafici, nei movimenti lievi ma continui del prezzo.

Una cedola da sogno, ma il rendimento vero è tutta un’altra storia-trading.it

È come osservare un vecchio campione che si allena nell’ombra. C’è chi scommette sul suo ritorno, e chi invece pensa che non tornerà mai più sul ring.

La verità è che quando si parla di azioni PayPal, non si parla solo di finanza. Si parla di tecnologia, abitudini digitali, sfide globali. E forse anche di un pizzico di orgoglio ferito. Perché vedere un titolo che nel 2021 valeva oltre 310 dollari ora galleggiare poco sopra i 70 fa uno strano effetto. Soprattutto quando gli analisti, come riporta il siti autorevole di Marketscreener, indicano un target medio del 34% più alto rispetto al prezzo attuale. Dati, certo. Ma anche sensazioni. Perché i numeri da soli non bastano a raccontare cosa sta davvero succedendo.

Una lunga discesa, ma il mercato sta davvero rinunciando a PayPal?

È dal 2021 che il grafico delle azioni PayPal racconta una storia amara: da quota 310,16 dollari fino agli attuali 70,86 USD . Una caduta che non ha fatto sconti, costellata di falsi segnali di ripresa e continui minimi decrescenti. Eppure qualcosa è cambiato nelle ultime settimane.

Una lunga discesa, ma il mercato sta davvero rinunciando a PayPal?-trading.it

La discesa si è fermata proprio su una trend line importante, quella che parte dai minimi di agosto 2024. Un segnale? Forse. Ma di certo non è casuale.

Osservando i livelli tecnici, il primo supporto significativo si conferma proprio in zona 70 USD, mentre un secondo argine più robusto si trova a ridosso dei 65 dollari, livello che il mercato sembra rispettare con una certa disciplina. Sul fronte opposto, le resistenze che potrebbero rallentare un’eventuale risalita si aggirano intorno ai 76 USD nel breve termine, e ai 85-88 USD in un’ottica più ampia. Tutto questo costruisce una tensione silenziosa: da un lato la spinta accumulata verso il basso, dall’altro il desiderio latente di ripartire.

Il dato curioso? Nonostante tutto, 44 ​​analisti continuano a seguire il titolo, e la raccomandazione media resta “accumulate” . Nessuna fuga in massa, nessun allarme rosso. Solo un’attesa carica di dubbi. Forse è proprio questo che rende la situazione così interessante. Perché ogni minimo toccato è un potenziale trampolino, e ogni resistenza può trasformarsi in un’occasione.

Le ultime novità da gennaio 2025: segnali deboli, ma da non ignorare

Dal mese di gennaio 2025, PayPal ha attirato attenzione. Tra le notizie più rilevanti, spicca l’annuncio di una partnership con una piattaforma di e-commerce emergente in Sud America, un mercato in forte espansione. Un piccolo passo, certo, ma che mostra l’intenzione di diversificare e cercare nuova linfa lontano dai soliti mercati saturi.

Un altro fronte interessante riguarda l’ implementazione dell’intelligenza artificiale all’interno della struttura operativa per la gestione delle frodi. Secondo fonti vicine all’azienda, questo aggiornamento dovrebbe migliorare l’efficienza dei controlli interni e ridurre i costi, due aspetti cruciali per un colosso che negli ultimi trimestri ha mostrato margini in contrazione.

Infine, non è passato inosservato l’intervento di alcuni fondi istituzionali che hanno incrementato le loro posizioni, anche se in modo ancora prudente.

Gerardo Marciano

Laurea in Giurisprudenza indirizzo economico e Premio internazionale alla carriera conferito dal Senato accademico della Facoltà di Scienze aziendali e sociali di ISFOA. Collabora, scrive articoli riguardanti tematiche finanziarie per/con numerose riviste finanziarie nazionali ed internazionali. Autore e CoAutore di oltre 40 Ebooks sulla storia dei mercati e su calcoli statistici riguardanti le loro serie storiche. Negli anni scorsi ha partecipato come esperto di storia dei mercati e statistica ai più importanti eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. Inoltre, è stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money Tv ed il suo parere è stato ripreso da riviste nazionali ed internazionali come Avvenire, Il Sole24ore, Alliancenews, MF Dow Jones.

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