Il FOMO è un danno soprattutto per i giovani, più di un disagio, ma è una calamità a tutti gli effetti quando le criticità si cronicizzano. Molti non sanno di provarne i peggiori aspetti, ma la realtà è più dura del previsto.
Il Trading è l’ultima frontiera economica che piace soprattutto ai giovani che vivono la monetizzazione digitalizzandola ogni secondo. Seguire il trend di crescita, rischiare ed investire, sono soltanto però alcuni aspetti di questo ambito. Criticità a bizzeffe per sostenere degli sforzi di cui non si possiede ancora un manuale di istruzione per farvi fronte. Con FOMO si fa riferimento ad un termine che è intrinseco nell’esistenza di tutti i giorni, e che inconsapevolmente è provato da molte più persone del previsto. Conoscerlo, aiuta ad affrontarlo.
L’analisi del trading e la possibilità di investire nelle criptovalute, implicano la possibilità di entrate proficue, ma questo è solo una parte di questo ambito. Molti non lo sanno, ma ci sono dei dettagli che inconsapevolmente rendono il più preparato economista al pari di un agnellino incapace di far fronte alle oscillazioni del mercato borsistico. Non si tratta di fare sempre la cosa giusta nel momento adatto, ma quanto di imparare a conoscere quello che è uno dei problemi moderni più pericolosi.
È più di un fenomeno, ma una tematica che va attenzionata, anche perché non riguarda solo il Trading. È un danno generazionale, e questa condizione è sempre più evidente. Si può risolvere ed imparare ad essere dei trader migliori? Si ribadisce, non si tratta di fare sempre la cosa migliore economicamente parlando, quanto di soddisfare principi di target, negoziazioni e tanto altro con l’equilibrio giusto.
FOMO bisticcia con Trading, cosa fare e cosa no: risoluzione facile?
Chi conosce la regola “nessuna decisione a metà candela?” la FOMO è la pre-condizione che più tra tutte rientra in questa consuetudine. Arrivati a questo punto, ci si chiede se si possa davvero risolvere? In parte sì, ma soprattutto implica il fatto che non è per tutti venirne fuori. O meglio, se si vuole aiutare i giovani che vivono questo danno generazionale, serve prima comprendere davvero di cosa si tratti. Trader del domani? Curano la FOMO!
Sarebbe più preciso affermare che non è solo un fenomeno, quanto una condizione contraddistinta dai sintomi di una malattia vera e propria. È una patologia psicologica che indica la “paura di perdersi qualcosa” e la sigla indica appunto “Fear Of Missing Out”, provata principalmente dai giovani che vivono i danni della loro generazione. La precarietà lavorativa e la mancata stabilizzazione li portano a percepire con molta ansia problematiche comuni.
Nemmeno in passato è stato facile inserirsi nel mercato del lavoro. Ma quando adesso la maggior percezione del reale è “l’accelerazione”, di conseguenza questa condizione è vissuta in maniera ancora più profonda e pesante. Non si vedono le prospettive sotto uno scenario di lungo termine, ma con l’ansia di risolvere tutto e subito a causa di una forma di impazienza insostenibile. C’è paura di far troppo poco, e il panico di voler far ogni cosa mina le grandi aspettative in gioco.
Quanti sono i giovani che credono di poter farcela, e poi cadono nel baratro nella precarietà? È un problema da analizzare con la giusta attenzione, perché genera depressione, la malattia mentale più insidiosa e che al momento sta portando una mole di giovani a non aver più fiducia in sé stessi. Non c’è speranza di farcela, e non si vedono altre strade.
Superarla è possibile, ma bisogna prima capire che la si prova. Non c’è un manuale di istruzione, ma seguire del training autogeno fatto di regole ed autodisciplina, aiuta chi la prova, a gestire meglio le emozioni negative. Così, da farle fluire in maniera opportuna. Ma cosa significa la regola sopracitata?
“Nessuna decisione a metà candela” vuol dire che bisogna guardare i grafici solo quando la “candela” si sta spegnendo, e prendere le decisioni solo quando è del tutto spenta! Le scelte prese a “metà” implicano farsi condizionare maggiormente da ansia ed emozioni. È importante che ognuno ha i suoi tempi per crescere. Non serve “fare numeri” per avere successo. Quanto saper aspettare tempi migliori di sviluppo, è questo l’aumento di prospettive per i vincitori che non mollano, nemmeno nel trading.