Cerchi una soluzione solida per sfruttare volatilità e ribassi? Di recente è stato lanciato un certificato a capitale protetto, puoi puntare su quello.
I mercati azionari in tempi recenti hanno dovuto affrontare un calo significativo, tra i settori più in sofferenza quello tecnologico. Il VIX è salito ai massimi dal 2020 e la volatilità comincia a preoccupare gli investitori, l’ipotesi di una correzione profonda non è più fantascienza. Fortunatamente a disposizione dei trader ci sono degli strumenti che garantiscono una gestione del rischio maggiore e uno sfruttamento dei ribassi, tra questi il nuovo certificato a capitale protetto per scommettere sui cali dell’indice S&P 500.
Questo infatti offre una protezione del capitale al cento per cento, permettendo di beneficiare di ulteriori performance negative dell’S&P 500, con un cap fissato al venticinque per cento. Cosa succede se l’indice diminuisce? L’investitore otterrà in questo caso un guadagno massimo del venticinque per cento. Nel caso in cui invece l’indice imbocchi il percorso inverso, ritornando verso i massimi grazie a un andamento di ripresa, il trader potrà ricevere un rimborso minimo pari al valore nominale.
Barclays propone un nuovo certificato a capitale protetto, tanti i trader interessati
Dalla durata di dieci mesi, con scadenza programmata a maggio 2025, è uno dei prodotti più interessanti degli ultimi tempi e gli investitori (ovviamente) se ne sono accorti. Stiamo parlando del nuovo certificato lanciato da Barclays, con codice identificativo SIN XS2813335341, che permette di investire sui prossimi cali (eventuali) dell’indice S&P 500 con protezione del capitale al cento per cento. In un contesto di mercato volatile come quello che stiamo attraversando può diventare senza dubbio uno strumento utile.
Se lo S&P 500 si ritroverà sopra il livello iniziale – quando l’indice è in rialzo – allora l’investitore riceverà il rimborso minimo del cento per cento del valore nominale, salvaguardandosi da oscillazioni al rialzo. Se invece l’indice dovesse calare fino al settantacinque per cento del livello iniziale, il trader prenderà parte alla performance negativa, ottenendo un rimborso massimo del centoventicinque per cento (ovvero il capitale per intero e il venticinque per cento derivante dalla performance negativa).
Infine, nel caso in cui si verifichi una perdita che sia superiore al venticinque per cento rispetto al livello iniziale, l’importo del rimborso risulterà sempre del centoventicinque per cento, considerando il cap fissato a priori sui guadagni.