Chi investe in crypto non può non considerare la possibilità di breakout del Bitcoin: alla luce delle decisioni Fed è importante capire come si muoverà il mercato
Il mondo della finanza è da sempre influenzato dagli eventi macroeconomici che determinano l’andamento dei mercati tradizionali e, sempre di più, anche dei mercati delle criptovalute. Tra le variabili più monitorate da investitori e analisti, la riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) e i movimenti dei principali asset digitali, come il Bitcoin, stanno acquisendo sempre maggiore rilevanza: le crypto sono una nuova frontiera di investimento che pian piano sta inglobando anche attori di rilievo, ma che viene ancora sconsigliata ai meno esperti per via dell’alta volatilità.
Recentemente si è parlato molto del breakout del Bitcoin: un possibile punto di svolta che potrebbe segnare una nuova fase del mercato delle criptovalute. Questo evento è stato messo in relazione con la riunione del FOMC di gennaio, creando un intreccio di fattori che potrebbe influenzare l’andamento dei mercati finanziari nel breve e medio periodo. Nei giorni precedenti la FED ha infatti lanciato importanti dichiarazioni in merito alla situazione inflazionistica degli Stati Uniti, con un breve sospiro di sollievo dei mercati finanziari considerando il leggero superamento delle attese dei giorni addietro. Il termine “breakout” nel contesto dei mercati finanziari si riferisce al superamento di un livello di resistenza o supporto, che segna un cambiamento significativo nel trend di un asset.
Nel caso del Bitcoin, ad esempio, il breakout potrebbe rappresentare una svolta per la criptovaluta, che potrebbe proseguire la sua corsa verso nuovi massimi storici. Il breakout può essere inteso in positivo o in negativo, e di solito avere un’analisi chiara sull’andamento non è facile, in questo caso anche per via dell’alta volatilità del settore. Le analisi più recenti suggeriscono che il breakout del Bitcoin potrebbe avvenire prima o subito dopo la riunione del FOMC del 29 gennaio, un evento che determinerà le prossime mosse della Federal Reserve in materia di politiche monetarie, di cui abbiamo avuto già le anticipazioni attraverso le annunciazioni del 15 gennaio, nelle quali è già stato sottolineato che per il momento non ci sarebbero stati tagli.
Un breakout sostenuto potrebbe portare il Bitcoin a guadagnare terreno anche rispetto alle altre criptovalute, continuando a consolidare la sua posizione di “oro digitale” e attrarre nuovi investitori. Tuttavia, gli analisti sottolineano che la forza del breakout dipenderà anche da altri fattori esterni, come le politiche della Fed e le condizioni economiche generali, che potrebbero influire sul sentiment globale dei mercati, in un periodo così ricco di montagne russe.
L’orientamento della Fed inevitabilmente influenzerà non solo i mercati tradizionali, ma anche il mercato delle criptovalute. Se la Fed ha comunque deciso di non cambiare strategia, e ciò nel breve termine ha segnato una positività sui mercati, a lungo termine potrebbe influenzare negativamente i mercati azionari e le criptovalute, incluso il Bitcoin. Dall’altra parte il cosiddetto “rallentamento” della politica monetaria, potrebbe incentivare gli investitori a rifugiarsi in asset alternativi, come il Bitcoin, vedendolo come una protezione contro l’inflazione e le incertezze economiche.
Una rivelazione proveniente dalle analisi di mercato suggerisce che il possibile breakout del Bitcoin potrebbe avvenire a breve. Questo legame tra la politica monetaria della Federal Reserve e il movimento dei mercati delle criptovalute non è nuovo, ma è particolarmente interessante in questo contesto proprio perché il mercato del Bitcoin è altamente sensibile alle aspettative future riguardo l’andamento dell’economia globale e le politiche monetarie delle banche centrali.
È quindi chiaro che o in negativo o in positivo, è già possibile prevedere un breakout per la cripto principale. Secondo Diodovich, l’aumento dei prezzi energetici potrebbe continuare a influenzare l’inflazione negli Stati Uniti nel breve termine, ma le pressioni inflazionistiche potrebbero essere meno gravi rispetto a quanto temuto in passato. Questo scenario offre una potenziale via libera per la Fed, che potrebbe preferire una politica monetaria più prudente, in grado di evitare danni ulteriori all’economia, e quindi stimolare gli asset rischiosi come il Bitcoin.
Gli investitori Bitcoin dovranno però monitorare attentamente non solo le dichiarazioni ufficiali della Fed, ma anche gli sviluppi macroeconomici, come i dati sull’inflazione e le aspettative di crescita economica. Se il Bitcoin dovesse riuscire a superare i livelli di resistenza in concomitanza con una Fed che allenta le misure restrittive, potremmo assistere a una nuova fase rialzista per la criptovaluta. Tuttavia, l’incertezza economica, legata in parte anche all’elevato costo energetico e alle politiche globali, renderà necessario un monitoraggio costante delle prossime mosse della Federal Reserve e dei dati economici che potrebbero cambiare il panorama delle decisioni future.
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