Il bonus stipendi c’è davvero ma occorre fare chiarezza: le cifre reali dal ministro Giorgetti

Bonus sugli stipendi, cosa ci si dovrà aspettare per il 2025: il ministro Giorgetti fa chiarezza sulle cifre per i lavoratori 

La Manovra 2025 è ormai passata alla Camera. Sappiamo che i tagli rispetto al 2024 ci sono stati, e che il pericolo inflazione è dietro l’angolo, soprattutto per via dell’influenza che avranno le presidenziali negli USA sui mercati. La nostra economia italiana, infatti, oltre che a trascinarsi dietro i problemi propri da anni, in questi ultimi tempi si è trovata di fronte a cittadini completamente schiacciati dal rialzo dell’inflazione e dal relativo caro prezzi, dovuto anche ai successivi aumenti sui mutui voluti dalla BCE in contropartita.

Il bonus stipendi c'è davvero ma occorre fare chiarezza
Giancarlo Giorgetti fa chiarezza sulla manovra 2025 (fonte: Ansa) – trading.it

Se questa fine 2024 ci trova un po’ più speranzosi è anche perché al momento la situazione sembra più stabile ma un ulteriore momento di down potrebbe essere sempre dietro l’angolo. Tra guerra ed elezioni americane, la questione socio-economica è un vaso che sta lì lì per traboccare e l’Italia inizia a tirare le redini per rallentare il cavallo.

Tra le novità presenti nella manovra 2025, vedremo prima di tutto tagli e frenate brusche, ma ci sarà la possibilità di ritagliare spazio per bonus che riguardano lavoratori e famiglie in difficoltà. Il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato anche cosa cambierà per i dipendenti beneficiari del taglio del cuneo fiscale.

Novità cuneo fiscale e bonus stipendi per il 2025: di cosa si tratta

A partire dal prossimo anno, infatti, questa sorta di bonus in busta paga per i dipendenti non sarà più una decontribuzione, bensì una nuova detrazione fiscale. In sostanza, cambia il modo in cui si riceverà l’importo scontato ma per il lavoratore in fin dei conti cambierà poco.

Novità cuneo fiscale e bonus stipendi per il 2025
Busta paga, novità dipendenti – trading.it

Allo stato attuale viene garantita per redditi fino a 35mila euro (13 milioni di lavoratori ne hanno diritto), mentre con la nuova manovra diminuirà gradualmente fino a scomparire del tutto al nuovo tetto di 40mila euro. In sostanza, tetto più alto di 5 mila euro, ma scaglioni che distribuiscono gli aiuti maggiormente a chi è più in difficoltà con stipendi più bassi.

Si amplia così la platea delle persone che vedranno aumentare la propria busta paga. Questo è ciò che è stato deciso a metà ottobre dal Consiglio dei Ministri. Sarà un aiuto efficace? Non ci sono stime a riguardo, sicuramente sarà un aiuto economico apprezzato, ma molto probabilmente da solo non riuscirà a cambiare la condizione economica delle famiglie: avremmo bisogno di una riforma salariale che adegui gli stipendi italiani alla crescita del caro vita. La discussione avverrà in Camera dei Deputati, dove è arrivata al momento la bozza definitiva della manovra. Non resta che aspettare i commenti.

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