Sapere di ricevere soldi in più è sempre una bella notizia, specie se questi figurano come un bonus in busta paga. Elementi immancabili e modalità di inoltro della richiesta.
I vantaggi di oggi sono le “nuove fonti di risparmio”, altro che arricchimento, ma saper mettere da parte. Vista la fase economica di crisi del momento, molti hanno ormai imparato ad effettuare la pratica che rasenta il minimo per vivere dignitosamente nel quotidiano. Con il bonus in busta paga si sorride più volte, anche perché ciò avviene su una dimensione temporale maggiore. Si tratta di rate?
Bonus in busta paga in rate? Cosa possono richiedere i contribuenti? La stagione economica della crisi sembra non aver fine. Nessun solstizio di equilibrio e di ripresa può sussistere con la condizioni correnti, ma il Welfare agisce. Lo Stato Sociale mira al benessere della collettività con manovre di ampia portata.
Si tratta di un premio che arriva direttamente dal PNRR ed è destinato a delle categorie specifiche di lavoratori. Quindi, bisogna riconoscerne i requisiti. Esso funge da incentivo, anche perché nel 2025 è prevista una riforma fiscale senza precedenti.
Così, per accelerare dei tempi un po’ “morti”, il Governo ha deciso di porre in essere la suddetta manovra con effetto immediato. Saranno in tanti a beneficiarne? Soprattutto quali sono le conseguenze maggiori?
Scattano 1000 euro di bonus in busta paga: tanti soldi subito, ecco come!
I cittadini si mobilitano, perché il beneficio reca vantaggi finora impensabili. Date le condizioni di crisi, nessuno avrebbe immaginato di ottenere un premio su lungo periodo. Non mancano dei buchi organici negli ambiti nei quali sono presi i lavoratori, ma quel che è vero è che con le assunzioni in arrivo, i 51 milioni di euro di fondi da destinare a questi settori diventano ancora più allettanti.
Premiare i lavoratori della pubblica amministrazione è la ratio del bonus dedicato ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane, e dei monopoli. Si tratta di 1047 euro lordi. I lavoratori dell’ADE, subiscono l’iniziativa mediante il taglio degli incentivi del governo, il quale si traduce in restrizioni di requisiti per il Superbonus.
Quindi, i lavoratori di settori chiave per l’avvio dei progetti del PNRR non hanno solo negatività, ma anche benefici per i loro sacrifici: gli viene riconosciuto il lavoro compiuto fino ad oggi.
Una mossa che funziona per attuare il piano anti-evasione con l’invio di 3 milioni di lettere ai contribuenti al fine di promuovere l’adempimento spontaneo. Questa situazione è prevista solo per l’anno corrente. Così, in attesa del rinnovo contrattuale del 2025 per chi lavora al Fisco, il Governo ha deciso di premiare chi è posto nei settori più rilevanti.
L’ADE dovrebbe avere 43 mila dipendenti di organico senza includere i dirigenti, ma attualmente ne ha solo 29 mila. Nel prossimo triennio, il Piano Integrato dell’Amministrazione prevede l’assunzione di 11657 dipendenti tra dirigenti di seconda fascia, funzionari, e altre categorie.
Anche nel 2026 una parte dei fondi verrà destinata ai lavoratori di settori importanti. Si tratta di cancellieri e dipendenti tribunali con un premio del 15% sulla retribuzione, cioè circa 45000 euro.
L’obiettivo è incoraggiarli a lavorare di più per ridurre gli arretrati nei procedimenti civili e accelerare i processi anche penali. Quindi, dei 51 milioni di euro, 38 sono da conferire all’ADE e 13 alle Dogane e ai Monopoli. Parte delle risorse sono finanziate dai 3 miliardi di euro presi dall’abolizione dell’Aiuto alla Crescita Economica, l’ACE, cioè un sostegno alle imprese.
Nello specifico, il Fondo per l’attuazione della delega fiscale usato per ridurre l’aliquota del secondo scaglione dell’IRPEF scesa al 23% oggi da 25%, conferisce altre risorse. Segue l’erogazione di un bonus che può andare fino a 260 euro per i dipendenti con stipendio annuo maggiore a 15 mila euro.