Il 730 diventa una rendita se sfrutti il trucco che i commercialisti rivelano solo ai clienti top

Probabilmente non lo sai, ma il 730 che si compila ogni anno può diventare una fonte di rendita invece che di pagamenti aggiuntivi 

Tutti i lavoratori dipendenti devono compilare il modulo 730 di anno in anno. Questo perché sono costretti anche loro a dichiarare quanto guadagnato. Non tutti sanno che spesso il dipendente può far diventare il modulo una vera e propria fonte di rendita, come un ulteriore stipendio aggiunto di anno in anno.

Il 730 diventa una rendita se sfrutti il trucco
Come guadagnare annualmente con il 730- trading.it

Ovviamente non si tratta di soldi che vengono regalati dallo Stato, vanno in un certo senso conquistati e nella maggior parte dei casi sta al commercialista capire come fare. In Italia alcune spese sono detraibili, ad esempio. Quando in un anno ci si cimenta in spese importanti, è possibile richiedere una detrazione non indifferente.

Se il modulo viene compilato correttamente senza dimenticare nulla, allora sarà possibile ottenere una rendita divisa in rate annuali, che andrà avanti negli anni, aggiungendosi ai guadagni. Viene sempre consigliato l’aiuto di un commercialista o di un caf per evitare di fare errori durante la compilazione del modulo. Vediamo in che modo poter aggiungere un’entrata annuale sui guadagni da dipendente.

Come guadagnare sul 730: sfruttando questi trucchi può diventare una vera e propria rendita

La prima spesa da considerare riguarda il fondo pensione. La legge infatti prevede la possibilità di portare in deduzione i versamenti effettuati fino a un ammontare massimo di 5.164,57 euro. Le deduzioni portano anche una notevole riduzione delle imposte da versare per cui sono sempre consigliate.

Come guadagnare sul 730: sfruttando questi trucchi
Guadagnare con il modulo 730 – trading.it

Inoltre, per i lavoratori alla prima occupazione è previsto che il limite di 5.164,57 sia aumentato di 2.582,29 euro annui per un periodo massimo di 20 anni. A ciò si aggiunge la possibilità di detrarre tutte le spese sanitarie di un 19%, sia per quanto riguarda le visite mediche che per le spese relative alla ristrutturazione di casa., ma solo con detrazione fiscale e non più con la cessione del credito.

Per il bonus ristrutturazione (50% su una spesa massima di 96.000 euro), ad esempio, gli importi sono ripartiti in 10 rate annuali di uguale valore. La stessa rateizzazione viene applicata per l’ecobonus. In tutti questi casi, quindi si può dividere la somma in quote annuali, fino a 10 anni. In questo modo, di anno in anno, si ha un’entrata assicurata una volta all’anno, come un ulteriore stipendio che si va ad aggiungere alla Rall. Poi si potrà decidere se investirli o se spenderli per una vacanza.

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