Come investire con strategia andando a cercare titoli sottovalutati che potrebbero portare cospicui rialzi nel tempo
Investire in azioni sottovalutate è una delle strategie più seguite dagli investitori di successo, ma per identificare i titoli che potrebbero esplodere c’è bisogno di una strategia ben strutturata, non è questione di fortuna.
L’idea è semplice: acquistare titoli che per vari motivi vengono scambiati a un prezzo inferiore rispetto al loro valore reale e attendere che il mercato li rivaluti.
Il fatto è che per quanto concettualmente sia facile, in realtà c’è bisogno di uno studio antecedente che possa dare risultati concreti su cui poggiare gli investimenti. Individuare questi titoli richiede quindi competenze, pazienza e una buona conoscenza degli indicatori chiave.
Come riconoscere un titolo sottovalutato
Per individuare un’azione potenzialmente sottovalutata, è fondamentale analizzare alcuni indicatori chiave:
- P/E (Prezzo/Utili): Confrontare il rapporto tra prezzo e utili di un’azienda con la sua media storica e con quella del settore aiuta a capire se il titolo è economico rispetto ai concorrenti. Se il P/E è molto basso rispetto alla media, per esempio, otrebbe essere un segnale di sottovalutazione.
- P/B (Prezzo/Valore Contabile): Questo indicatore è particolarmente utile per aziende con molti asset tangibili, come banche e società immobiliari. Ma che significa? Con un esempio pratico, se il rapporto tra prezzo e valore contabile è inferiore a 1, significa che il mercato sta valutando l’azienda meno del valore dei suoi asset, sta quindi screditandola rispetto ai suoi beni netti: questa sottovalutazione può essere utilizzata a proprio favore.
- EV/EBITDA (Valore aziendale/Utili operativi): Utilizzato per misurare il valore complessivo dell’azienda rispetto ai suoi utili prima degli interessi, tasse e ammortamenti. Un EV/EBITDA basso indica che l’azienda potrebbe essere sottovalutata rispetto ai suoi competitor, quindi è un ottimo punto di partenza quando si ha in mente un settore specifico nel quale operare.
- Dividend Yield sostenibile: Un dividendo elevato è attraente, ma bisogna verificare che sia sostenibile nel tempo. Parlando nel concreto, un attore che paga un dividendo elevato senza una solida crescita degli utili potrebbe essere a rischio di tagli futuri, in questo caso significa che guardando con lungimiranza, andrebbe evitato.
I catalizzatori che possono spingere un titolo al rialzo
La domanda che il trader deve porsi è: ok questo titolo appare sottovalutato, cosa potrebbe avere in programma di fare l’azienda per far salire il suo prezzo? Ragionare sui catalizzatori potrebbe indirizzare meglio le proprie ricerche, e con una buona analisi di mercato si potrebbe anticipare un trend rialzista prima ancora che venga assalito. I principali catalizzatori sono:
- Ristrutturazioni aziendali: Se un’azienda sta riducendo i costi, cambiando management o migliorando la propria efficienza, potrebbe recuperare valore.
- Lancio di nuovi prodotti o espansione in nuovi mercati: Un’azienda con prospettive di crescita concrete ha più probabilità di attirare investitori.
- Ripresa ciclica del settore: Alcuni settori hanno cicli naturali (ad esempio, le materie prime). Comprare titoli in settori in fase di ripresa può essere una strategia vincente.
I rischi da evitare quando si decide di investire in titoli che sono sottovalutati
In alcuni casi si potrebbe parla di value trap, ossia aziende che sembrano sottovalutate ma che in realtà non riusciranno mai a recuperare quel valore stimato. Per riconoscerle bisogna indagare su debito elevato, mancanza di catalizzatori (di cui parlavamo nel paragrafo precedenti), o sulla presenza di problemi strutturali del settore, come alcune industrie in declino.
Per trovare informazioni affidabili si possono utilizzare piattafomre come Morningstar, Reuters e Bloomberg, che offrono strumenti avanzati per fare screening e analizzare i titoli in base ai parametri del value investing. Consultarle regolarmente può aiutarti a prendere decisioni più informate.