Sono varie le agevolazioni riservate a chi ha avuto un ictus e ai famigliari che se ne prendono cura. Dettagli e requisiti per accedervi
Sebbene in latino “ictus” significhi semplicemente colpo, in italiano questa parola indica un evento cerebrovascolare del tutto improvviso che, nel 30% dei casi, consiste in una chiusura istantanea ed inattesa di un’arteria cerebrale. Questo determina un’ischemia, cioè l’interruzione dell’apporto di sangue ad una parte del cervello e le conseguenze possono essere varie, di diversi gradi di gravità. Al di là della morte, che nei primi 30 giorni è del 20%, l’ictus è comunque la principale causa di disabilità e di invalidità permanente nei paesi industrializzati, tra cui l’Italia.
Quando un ictus arriva improvvisamente nella vita di una persona, porta con sé inevitabili conseguenze con le quali il paziente dovrà fare i conti per un periodo o anche per tutta la vita. Necessaria in molti casi l’assistenza sanitaria anche domiciliare, poiché spesso viene meno la completa autonomia: ecco quindi quali sono le agevolazioni per chi ha subito un ictus e per i famigliari di persone che si trovano a dover vivere le conseguenze di un evento medico del genere.
Ictus: tante agevolazioni per i pazienti e i loro famigliari
Per aiutare i cittadini che devono affrontare le conseguenze di un ictus ed i loro famigliari che se ne prendono cura, in Italia sono previsti diversi bonus ed agevolazioni mirate. Innanzitutto, è fondamentale che il paziente provveda con la richiesta di riconoscimento dell’invalidità civile, che viene valutata sulla base della riduzione della capacità lavorativa e della gravità delle limitazioni determinate dall’ictus. Molto utile, poi, richiedere anche il riconoscimento dello stato di handicap ai sensi della legge 104, che prevede agevolazioni anche per i famigliari che assistono il parente bisognoso.
Scendendo nel dettaglio, i famigliari hanno diritto a un massimo di tre giorni di permesso retribuito al mese e possono richiedere fino a due anni di congedo straordinario retribuito. Inoltre, hanno diritto a detrazioni fiscali per le spese mediche sostenute per il parente con disabilità, applicabili anche sull’acquisto di un veicolo adattato. Nel dettaglio, si gode di un’Iva al 4% per l’acquisto di mezzi adattati per persone con disabilità e della detrazione Irpef del 19% del costo sostenuto per quel veicolo, fino ad un massimo di 18.075,99 euro.
Il paziente, invece, gode della piena esenzione dal ticket sanitario per quelle prestazioni correlate alla propria patologia, visite specialistiche ed esami di controllo compresi. Infine, è disponibile grazie al Servizio Sanitario Nazionale l’Assistenza Domiciliare Integrata, che fornisce a domicilio un supporto fisioterapico ed infermieristico pensato ad hoc.