I tanti che hanno portato l’ISEE a zero grazie alle criptovalute rischiano qualcosa?

Chi ha portato l’ISEE a zero, per le cripto, rischia qualcosa? Scopriamo come stanno le cose in merito a questo delicato tema. 

Per coloro che investono nel mondo delle criptovalute, ci sono diverse cose che rendono questa azione conveniente. In primis, il fatto di poter contare sulla tecnologia blockchain, che è sicura.

mano che regge uno smartphone da cui esce la B bianca di Bitcoin
I tanti che hanno portato l’ISEE a zero grazie alle criptovalute rischiano qualcosa?-trading.it

In secundis, il fatto che le cripto non sono monitorate da governi e banche centrali, e quindi sono decentralizzate. Peraltro, i costi di transazione, in linea generale, sono bassi, e questo è un ulteriore motivo, per cui può essere un’idea investire in questo campo. Non c’è necessità di aprire conti bancari, né di usare intermediari, perché ognuno di noi può decidere di inviare e ricevere Bitcoin, se ha una connessione Internet.

Ora, in molti si pongono una domanda cruciale che ha a che fare con ISEE e criptovalute. Si tratta di un quesito che in effetti può sorgere spontaneo, ed è se le cripto rientrino nell’ISEE. Come sappiamo, si tratta dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Analizziamo la questione, per capire meglio i suoi molteplici aspetti.

Isee e criptovalute, quali sono le leggi in merito? Chiarimenti importanti da fare

Come sappiamo, tramite l’ISEE è possibile misurare la situazione economica di una famiglia, se è ricca o meno, facendo un’analisi dei redditi e dei vari beni.

tre monete bitcoin dorate in aria, che bruciano
Isee e criptovalute, quali sono le leggi in merito? Chiarimenti importanti da fare-trading.it

Grazie a questo indicatore, è possibile fare richiesta per ottenere dei bonus, eventualmente. Ora, in molti si domandano se le criptovalute debbano essere inserite all’interno dell’ISEE, oppure no. La legge del nostro Paese non si esprime proprio in modo chiaro e inequivocabile in merito, però bisogna sapere che se si possiedono cripto il cui valore oltrepassa i 51 mila euro circa, per un minimo di 7 giorni durante l’anno, devono essere dichiarate.

Come? Si inseriscono nel 730 oppure nel Modello Redditi, quadri RT-RW. Nonostante non ci sia una legge chiara che imponga di dichiarare le cripto nell’ISEE, c’è chi suggerisce di metterle nella DSU, come patrimonio mobiliare, nel quadro FC2 sezione II. Questo documento, infatti, aiuta nel calcolo dell’ISEE.

Il motivo per cui è sempre opportuno farlo, anche se non c’è un obbligo, è che così si potrebbe evitare di avere guai con l’Agenzia delle Entrate, in futuro. In questo modo, si evitano eventuali sanzioni. Per essere tranquilli sul da farsi, consultare un commercialista, è sempre una buona soluzione.

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