Probabilmente non lo sapevi, ma anche i regali fanno reddito. Ecco qual è la normativa dell’AdE che deve essere rispettata pe non far scattare le sanzioni.
Le tele burocratiche che caratterizzano l’ordinamento fiscale del nostro Paese sono tradizionalmente fitte e complesse. Molto spesso, infatti, i cittadini non conoscono quelle che sono le numerose regole che hanno a che fare con il denaro e i movimenti bancari, con il pericolo di sbagliare e commettere errori.
Un esempio sono i regali aziendali. Non tutti sanno infatti che anche i regali aziendali fanno reddito. Questi devono rispettare la nuova normativa dell’Agenzia delle Entrate per non poter incorrere in sanzioni e multe, anche piuttosto severe. Ma vediamo che cosa dice la legge e cosa fare per evitare sanzioni.
In molti casi le aziende possono concedere ai propri dipendenti e collaboratori dei veri e propri regali. Si tratta dei fringe benefit, erogati come premi di produttività, lealtà o semplicemente come bonus. Pensiamo ad esempio a delle pause con bevande incluse, a prodotti di merchandising o ad importi economici. Non sempre però si ha la consapevolezza che anche questi beni costituiscano redditi da lavoro dipendente e, come tali, devono essere tassati.
Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate nell’articolo 51, comma1 del Tuir, il reddito di lavoro dipendente viene costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta. Questi anche se sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Inoltre, viene specificato che i fringe benefit non concorrono a determinare reddito imponibile, ma solo nel limite di 1.000 euro l’anno. Questo limite è stato poi aumentato a 2.000 per quei lavoratori dipendenti con figli (compresi anche quelli nati fuori dal matrimonio e figli adottivi o affidati).
L’Agenzia delle Entrate ha quindi stabilito quelli che sono i confini relativi alla tassazione riguardo i regali aziendali, facendo delle distinzioni precise. È importante far notare che, anche se un regalo aziendale viene fatto nell’interesse esclusivo dell’azienda, questo non esonera la società dal dover pagare le tasse. In caso di obbligo di restituzione del bene o anche una penale per il lavoratore, il beneficio sarà tassabile. Se dunque una società regala ai propri dipendenti del caffè o altri prodotti, questi beni, considerati fringe benefit, servono comunque a promuovere l’azienda. Se il valore di tali beni supera i limiti che abbiamo visto, allora si tratterà di reddito imponibile.
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