I permessi 104 non usati si trasformano in straordinari pagati? Ecco cosa devi sapere prima di crederci

Quando si parla di permessi retribuiti con la Legge 104, c’è sempre qualche dubbio che circola. Molti lavoratori si chiedono se le ore non utilizzate possano essere trasformate in lavoro straordinario e quindi pagate con una maggiorazione.

Antonio, per esempio, ha ricevuto questa informazione dal suo amico Iginio, ma sarà vero? Le norme sui permessi 104 prevedono davvero questo trattamento o si tratta di un malinteso? Vediamo cosa dice la legge e cosa gli ha risposto l’impiegato del CAF a cui si è rivolto.

Uomo che timbra un documento
I permessi 104 non usati si trasformano in straordinari pagati? Ecco cosa devi sapere prima di crederci (trading.it)

Antonio lavora come impiegato in un’azienda di medie dimensioni e assiste suo padre, che ha una grave disabilità riconosciuta dalla Legge 104. Per questo, ha diritto ai permessi retribuiti previsti dalla normativa. Un giorno, mentre prendeva un caffè con il suo amico Iginio, quest’ultimo gli ha detto: “Se non usi i permessi 104, l’azienda ti deve pagare quelle ore come straordinari!”. La cosa gli è sembrata strana, ma ha comunque deciso di rivolgersi a un CAF per chiarire la questione.

L’impiegato ha ascoltato la sua domanda e gli ha spiegato come funziona realmente la normativa. La risposta che ha ricevuto potrebbe sorprenderti.

I permessi della Legge 104 possono essere convertiti in ore straordinarie?

Quando si parla di permessi 104, è importante capire che non si tratta di ore di lavoro extra che il dipendente può scegliere di utilizzare o meno. Sono un diritto riconosciuto dalla legge per garantire l’assistenza ai familiari con disabilità. Se il lavoratore decide di non usufruirne, non significa che queste ore si trasformino automaticamente in straordinari retribuiti.

Disabile con accompagnatore
I permessi della Legge 104 possono essere convertiti in ore straordinarie?-trading.it

Secondo la normativa vigente, il lavoro straordinario è quello svolto oltre l’orario normale settimanale, che di solito è di 40 ore (salvo eccezioni contrattuali). Questo significa che, per essere considerato “straordinario”, il lavoro deve superare questo limite e non semplicemente coincidere con il tempo che si sarebbe potuto utilizzare per i permessi 104. L’errore comune è pensare che non usufruire dei permessi equivalga ad aver lavorato di più rispetto al solito orario contrattuale.

L’impiegato del CAF ha spiegato ad Antonio che il tempo coperto dai permessi fa parte del normale orario di lavoro. Quindi, se decide di non utilizzarli, sta semplicemente svolgendo la sua consueta giornata lavorativa, senza superare le ore settimanali previste. Per questo motivo, non c’è alcuna base legale per richiedere che queste ore vengano pagate con una maggiorazione come straordinari.

Cosa succede se il lavoratore non utilizza i permessi 104?

Se un lavoratore non usufruisce dei suoi permessi mensili, questi non vengono accumulati per il mese successivo, né tantomeno convertiti in retribuzione aggiuntiva. Ogni mese, il dipendente può scegliere se usufruire dei tre giorni di permesso interi o delle ore frazionate, ma se decide di non farlo, semplicemente non ne beneficerà.

Questo vuol dire che non esiste un “bonus straordinari” per chi non prende i permessi. L’azienda non deve pagare alcuna cifra aggiuntiva per il mancato utilizzo e il lavoratore non ha diritto a nessuna compensazione economica per non aver richiesto il permesso. La retribuzione resta invariata e si applicano le normali regole contrattuali per il calcolo dello stipendio.

Antonio ha quindi compreso che l’informazione ricevuta dal suo amico Iginio era errata. Non utilizzare i permessi 104 non significa ottenere più soldi a fine mese, ma solo rinunciare a un diritto che la legge gli riconosce per l’assistenza del familiare disabile.

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