Sei stato assente dal lavoro per motivi di salute e ti chiedi se quei periodi vengono considerati per la tua pensione anticipata? Non sei il solo. Molti lavoratori, come Margherita, Anselmo e Lucia, si sono trovati nella stessa situazione.
La buona notizia è che la legge prevede la possibilitĂ di accumulare contributi anche durante la malattia o lâinfortunio, ma con alcune limitazioni. Continua a leggere per scoprire come funziona!
Margherita ha lavorato per anni come impiegata in unâazienda privata. Dopo un lungo periodo di malattia, si è chiesta se quei mesi lontano dallâufficio le avessero fatto perdere dei contributi pensionistici. Anselmo, operaio in una fabbrica, ha subito un infortunio sul lavoro e teme che ciò possa compromettere la sua pensione anticipata. Lucia, invece, è una libera professionista e vuole sapere se ha diritto agli stessi benefici. Come funzionano i contributi in questi casi? Vediamolo insieme.
I contributi figurativi sono periodi di contribuzione riconosciuti dallâINPS per alcuni momenti in cui il lavoratore non può prestare servizio, come malattia o infortunio. Questo meccanismo evita che chi si assenta per problemi di salute venga penalizzato nel calcolo della pensione.
Nel caso di Margherita, i suoi mesi di assenza per malattia sono stati coperti dallâINPS con contributi figurativi, poichĂŠ il suo contratto prevedeva lâindennitĂ di malattia. Tuttavia, se fosse stata senza un contratto di lavoro attivo, avrebbe dovuto fare richiesta manualmente, allegando i certificati medici.
Per Anselmo, la situazione è leggermente diversa: essendo un infortunio sul lavoro, oltre ai contributi figurativi ha ricevuto una copertura aggiuntiva da parte dellâINAIL. Se, però, lâinfortunio avesse determinato una invaliditĂ permanente, sarebbe stato necessario valutare altre forme di pensionamento.
Lucia, da libera professionista, purtroppo non può beneficiare in automatico di contributi figurativi per malattia, a meno che non abbia sottoscritto unâassicurazione specifica o scelto di versare contributi volontari per coprire il periodo di assenza.
Per accedere alla pensione anticipata, la normativa ha subito alcuni cambiamenti nel tempo. Fino a pochi anni fa, i contributi figurativi per malattia e infortunio non venivano considerati nel calcolo dei 35 anni di contribuzione effettiva richiesti per alcuni tipi di pensione anticipata. Ma le cose sono cambiate.
Grazie a recenti sentenze della Corte di Cassazione, oggi i periodi di malattia e infortunio possono essere inclusi nel calcolo della pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne). Questo è un enorme vantaggio per chi ha avuto lunghe assenze dal lavoro per motivi di salute.
Nel caso di Margherita, questo significa che il suo lungo periodo di malattia non le impedirĂ di andare in pensione prima del previsto. Per Anselmo, invece, lâimportante è verificare il tetto massimo di contributi figurativi riconosciuti per infortunio (attualmente 22 mesi). Lucia, purtroppo, non può contare su questo beneficio, ma può valutare altre opzioni, come la pensione anticipata per chi ha contributi volontari o fondi previdenziali privati.
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