Made in Italy: il mercato del falso ci costa oltre 200 milioni di euro

L’Italia si trova oggi a beneficiare di un contesto protetto rispetto al mercato europeo, nel quale esprimere i suoi talenti.

Generazione Y
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Con il contributo dell’organizzazione e dei finanziamenti dell’Unione Europea, i più giovani possono oggi trovare l’occasione di esprimersi a livello imprenditoriale, senza incorrere negli eccessi competitivi dati dalle differenze nei regolamenti del mercato.

Un elevato numero di studenti e di giovani oggi mostra interesse per lo sviluppo di competenze, che sono in grado di sostenere il futuro dell’innovazione ma anche della tradizione, rispetto ai prodotti e alle eccellenze che tutt’oggi vengono realizzate nel Paese.

Uno studio condotto recentemente da Manpower su un campione di 19.000 Millennials, ovvero quelle persone che nel 2000 avevano tra i 10 e i 18 anni, ha rivelato quali sono le esigenze manifestate da questa generazione, che ha oggi tra 30 e i 38 anni e che è rappresentativa di un campione che dovrebbe già essere pienamente inserito e a contatto con le dinamiche del mercato del lavoro. Lo studio ha rivelato come in tema occupazionale la generazione Y abbia mostrato un elevato livello di realismo in relazione alla capacità di valutare i cicli economici, con impieghi mutevoli o non continuativi. Il 62% di essi ha mostrato anche un certo ottimismo circa la possibilità che con l’interruzione lavorativa, possano avere le capacità e i requisiti per trovare un nuovo impiego in pochi mesi.

I Millennial tra i lavoratori più colpiti dalla crisi economica

Partendo dal presupposto che ogni luogo di lavoro dovrebbe offrire condizioni e retribuzioni appropriate, questa generazione sembra essere in linea con quelli che si sono rivelati gli sviluppi del sistema economico e in particolar modo la presenza di elementi come i mutamenti tecnologici e sociali, che hanno imposto una formazione continua e l’apprendimento di nuove abilità, che sembrano proprio il fattore più apprezzato da quattro intervistati su cinque.

Dal sondaggio emerge anche la necessità di certo apprezzamento e riconoscimento dei propri risultati, che in linea con la necessità di mettere a frutto le capacità maturate danno un ottima prospettiva per il futuro del settore produttivo italiano. Secondo le rilevazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, durante la recente crisi tra i lavoratori delle regioni italiane e su tutti i gruppi di reddito sono stati proprio i giovani compresi in questa generazione ad essere stati i più colpiti. Non sorprende che nonostante questo il 73% di loro dichiarino di essere disponibili e di lavorare oltre le 40 ore settimanali, nonché il 26% a svolgere due o più lavori.

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I prodotto made in Italy i più colpiti dal mercato del falso

Questo ci consente di avere una definizione migliore della capacità degli intervistati a far fronte alle criticità del mercato del lavoro attuale e comprendere anche perché i prodotti italiani, moda, alimentari, giocattoli, ricambi auto, prodotti elettronici e informatici, siano risultati a livello globale tra i più rinomati, tanto da esse sempre più colpiti dal mercato del falso made in Italy.

Le imprese italiane hanno subito perdite per almeno 225 milioni di euro su un totale di 2,5 miliardi, che la criminalità organizzata nella contraffazione è riuscita a sottrarre nei paesi dell’Unione Europea. Per capire la complessità del problema, esiste un mercato nero dedicato soltanto al cosidetto italian sounding, ovvero prodotti che cercano di imitare quelli italiani per il nome e le informazioni riportate sulle etichette, come provenienza geografica o ingredienti contenuti nel caso degli alimenti come vini, formaggi, olii. Questo mercato dal valore di 100 miliardi di euro a livello mondiale viene combattuto con sequestri, che nei primi mesi di quest’anno sono arrivati a 2,2 tonnellate di merce contraffatta, per un ammontare di oltre 20 milioni di euro di sanzioni.

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