Analisi semplificate sugli indici di borsa: per esplorare i mercati finanziari c’è bisogno di più variabili, altrimenti si può incappare in distorsioni interpretative
Nell’ambito dell’economia, uno degli aspetti poco trattati eppure pericolosi è la reazione quotidiana all’apertura dei mercati finanziari che rispondono con gli indici agli eventi globali. Ogni giorno, i giornalisti economici, e gli analisti di settore, cercano di spiegare perché la borsa stia salendo o scendendo, spesso attribuendo queste variazioni a un’unica causa evidente, come l’andamento di politiche monetarie o la pubblicazione di dati economici.
Ma che succede quando questi movimenti apparentemente logici in realtà nascondono dinamiche più complesse? Sappiamo bene che il giornalismo online corre veloce, molto più veloce del cartaceo, e forse è anche per questo che si tende a essere più diretti, a semplificare per far sì che il lettore ci preferisca ad altre realtà. Semplificare è sicuramente il ruolo chiave del giornalista, ma per quanto riguarda l’economia e i mercati finanziari è sempre bene tenere a mente che la semplificazione non porta mai a una buona visione globale.
Il mondo di oggi è complesso, e questa complessità si riflette sui mercati: quando trovate una risposta netta, decisa, pronta alla ricondivisione, è perché la testata online ha bisogno di creare articoli con una lettura facilitata che possano creare traffico, a discapito però dell’approfondimento. Se siete interessati a tematiche così articolate, dovete invece considerare che più trovate risposte standard e unidirezionali, più avrete il dovere morale di approfondire. Vi vogliamo infatti spiegare cosa possono causare queste cosiddette distorsioni interpretative e come influenzano le scelte strategiche degli investitori, portando spesso a conclusioni fuorvianti.
Over interpretazione o Ex post rationalization: l’errore comune nell’informazione finanziaria
Ogni giorno, i mercati azionari sono influenzati da una varietà di fattori, tra cui le politiche monetarie, i dati economici e gli eventi geopolitici. Ad esempio, quando la Federal Reserve (Fed) alza i tassi di interesse, ci si aspetta generalmente una reazione negativa da parte dei mercati azionari: il costo del denaro aumenta, rendendo meno attraenti gli investimenti azionari. Tuttavia, non sempre le reazioni sono così scontate.
A volte, quando la Fed aumenta i tassi, le azioni possono anche salire. Questa reazione contraria rispetto alle aspettative è un fenomeno abbastanza comune ma poco citato. In poche parole, i mercati non reagiscono mai in modo lineare e prevedibile: bisogna ogni volta analizzare bene il contesto a 360 gradi per comprenderne l’andamento.
Quando i mercati si muovono in modo inaspettato, gli analisti economici e i media tendono a cercare spiegazioni per giustificare la situazione, anche se talvolta questi movimenti sono il risultato di forze più sottili o imprevedibili. Questo fenomeno è noto come “over-interpretazione” o “ex post rationalization” (razionalizzazione a posteriori). In questo senso, la causa immediata attribuita a un cambiamento dei mercati può essere troppo semplificata, diventando così una ‘distorsione’.
Esempio di fenomeni di over-interpretazione dei giornali economici
Un esempio classico di distorsione interpretativa è il rally dopo un rialzo dei tassi. Quando la Fed aumenta i tassi, i mercati dovrebbero in teoria scendere, poiché un aumento dei tassi significa costi più alti per le aziende e minori incentivi per investire in azioni. Tuttavia, come accennato in precedenza, molte volte il mercato reagisce positivamente. Gli analisti e i giornalisti economici in questo caso potrebbero giustificare il comportamento sostenendo che l’aumento dei tassi sta “controllando l’inflazione”, ma ciò non è altro che un esempio di razionalizzazione a posteriori.
In realtà, il mercato potrebbe aver reagito positivamente per altri motivi che non sono immediatamente evidenti e che però andrebbero comunque approfonditi per avere una visione più chiara e meno semplicistica. Inoltre c’è da considerare il fatto che i mercati non rispondono sempre immediatamente ai cambiamenti geopolitici, sono talmente tante le dinamiche che li influenzano che la reazione potrebbe essere posticipata, ma non annullata. Il motivo principale dietro queste distorsioni è sempre la complessità dei mercati: nessuna colpa quindi, bensì una riflessione su come interpretare le notizie che si trovano sul web.
Le reazioni emotive degli investitori, come la paura o l’avidità, sono difficili da misurare e comprendere, e a volte i giornalisti e gli analisti cercano di “forzare” una spiegazione che dia senso a un movimento apparentemente illogico.
Il bias di conferma è sempre dietro l’angolo: investitori e analisti spesso tendono a cercare conferme delle proprie convinzioni preesistenti, quindi ripetere analisi che sostengono le aspettative di un determinato gruppo di utenti, significa anche cercare il loro ‘credo’ e la loro ‘approvazione’.
Come dovrebbero comportarsi gli investitori di fronte alle notizie economiche
Gli esseri umani in generale hanno una tendenza naturale a cercare narrazioni che diano ordine al caos, hanno bisogno di dover razionalizzare e inserire tutto in schematismi già preconfezionati: ciò si riflette nel modo in cui interpretiamo le reazioni dei mercati.
Quando i mercati vanno contro le aspettative, è facile per i giornalisti ricorrere a storie più facili da raccontare, anche se queste non corrispondono sempre alla realtà. Questo perché semplificare significa anche dare più sicurezza, e ciò che vuole il cittadino è sentirsi ‘sicuro’ di dati certi, di qualcuno che dica: “È così”. Bisognerebbe invece portare il lettore a sviluppare anche un proprio ‘fiuto’ nella comprensione dei mercati, mettendogli davanti più possibilità, senza troppe certezze.
Cosa significa tutto ciò per gli investitori? La principale lezione da trarre è che le spiegazioni immediate che vengono fornite dai media e dagli analisti potrebbero non essere sempre corrette o complete. Gli investitori dovrebbero essere cauti nell’affidarsi completamente a queste interpretazioni; dovrebbero piuttosto mantenere una propria mentalità critica, cercando di comprendere la complessità dei movimenti di mercato e come le emozioni degli investitori, oltre agli eventi concreti, possano giocare un ruolo importante, falsando gli indici.