“I farmaci diventano più cari ed alcuni rischiano di essere ritirati, come mi devo curare?” Caos in farmacia a causa dei dazi

Toccata dimensione sanitaria, il sociale come reagirà ai farmaci che diventano più cari ed alcuni rischiano persino di essere ritirati?

Nessuna bugia o falsa pista, ma una constatazione frutto degli ultimissimi aggiornamenti. Quel che sta succedendo sta sconvolgendo il contesto sociale. Non solo alcuni farmaci diventano più cari, alcuni rischiano di essere pure ritirati dal commercio! Come devono comportarsi le persone? Far valere i propri diritti ed interessi è essenziale, ma la via è molto intricata.

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“I farmaci diventano più cari ed alcuni rischiano di essere ritirati, come mi devo curare?” Caos in farmacia a causa dei dazi- Trading.it

Si pongono in essere delle indicazioni che potrebbero fungere da guida nel caos sociale del momento. Se il piano economico è in crisi non bisogna allarmarsi, ma quando questo unito al disagio di una società che non riesce a trovare un momento di serenità e punti su cui riflettere con lucidità, allora è vero che il peggio sta per arrivare.

I farmaci diventano più cari, e non solo questo. Si vocifera che alcuni rischiano di essere ritirati, ma per quale ragione? Farmindustria entra in gioco parlando di quali scenari evitare, soprattutto su quale possa essere il migliore atteggiamento sul piano internazionale che poi si riflette su quello interno.

Se i farmaci diventano più cari ed alcuni rischiano di essere ritirati, cosa succede?

Applicazione di dazi reciproci al 25% per la commercializzazione di farmaci tra States e altri Paesi come l’Europa. L’impatto del cambiamento del ramo farmaceutico è globalmente forte. Si parla di 76,6 miliardi di dollari che le aziende dovranno investire. Senza dimenticare che 2,5 miliardi di dollari sono a carico solo delle imprese farmaceutiche italiane. Quali i prodotti che si dovranno dimenticare?

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Se i farmaci diventano più cari ed alcuni rischiano di essere ritirati, cosa succede?- Trading.it

L’intera filiera manifatturiera farmaceutica è minacciata dall’incremento dei dazi. A spiegare meglio le evoluzioni di una questione così complessa è il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani il quale afferma che nel 2024 essendo stati esportati verso gli states farmaci e vaccini dal valore di oltre 10 miliardi, bisogna aspettarsi una conseguenza difficile.

Sulla maggior parte di questi non gravano dazi, quindi nella peggiore delle ipotesi di dazi al 25%, si parlerebbe di un costo che va oltre i 2,5 miliardi. Ciò impatta sulla filiera produttiva nostrana! La Commissione Europea e il Governo italiano dovrebbero trovare la strategia migliore per evitare questo scenario. Inoltre, introdurre dazi sarebbe un guaio maggiore non solo per l’Italia.

Un economista come Fabrizio Gianfrate ha uno sguardo globale, ed è in questa ottica che riconosce lo scarso valore europeo. Perché nell’Export statunitense, l’Europa importa prodotti per un valore di 48,2 miliardi. Un piccola parte se si guarda il movimento di farmaci Usa che ha un valore di 306,4 miliardi di dollari, di cui 94,4 miliardi di Import e 212 di Export verso il resto del mondo.

I costi per le aziende statunitensi ed europee insieme varrebbero 12 miliardi, e 790 milioni finirebbero in Italia. Applicando i dazi le conseguenze negative si riverserebbero su larga scala proprio sui pazienti. Così, molti dei farmaci non solo aumenterebbero di prezzo, ma finirebbero per diventare “non più proficui” per gli Stati. Quindi, cosa importa curare, se non fruttano denaro? Scenario apocalittico.

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