Se i datori di lavoro non concedono le ferie, c’è una nuova procedura che li blocca: ora non ti creeranno più problemi.
Hai sognato quelle vacanze da sogno da mesi, le hai anche prenotate facendo sacrifici per poterti permettere quel biglietto così costoso e poi, sul più bello, il tuo datore di lavoro dice che non ti concederà le ferie. Sono casi molto ridotti, eppure ancora oggi alcuni datori di lavoro negano le ferie ai loro dipendenti.
Le ferie, però, secondo la legge italiana, sono un diritto fondamentale per ogni lavoratore e quindi il datore di lavoro che le nega, compie un reato. Dunque, questa fattispecie non si dovrebbe verificare e ogni lavoratore dovrebbe poter godere delle ferie che gli spettano senza problemi.
Il datore di lavoro ha il diritto di inserire, validare e gestire le ferie di ogni lavoratore. Ci sono due tipologie di ferie: quelle imposte dal datore di lavoro (che sceglie di chiudere in un determinato periodo nell’anno) e quelle legate alla presentazione della domanda per le ferie.
Il datore di lavoro che riceve la richiesta di ferie da parte del lavoratore può accettarla oppure no. In questo secondo caso deve motivare perché ha rifiutato il piano ferie presentato dal lavoratore, adducendo una motivazione chiara e valida. Al contrario non deve invece giustificare la bocciatura delle ferie se il lavoratore ha sbagliato i termini della presentazione della domanda.
La legge prevede 4 settimane di ferie per ogni lavoratore: due vanno concesse in modo continuativo, le altre due invece possono essere erogate in modo dilazionato ma entro 18 mesi. Il lavoratore per richiedere le ferie deve ovviamente averle maturate. In nessuna circostanza le ferie si possono convertire in denaro e qualsiasi accordo verbale o privato è punito con una sanzione amministrativa.
Bisogna considerare anche il caso in cui le ferie siano interrotte dalla malattia: se questa insorge prima del godimento del periodo di ferie e dura per tutto il periodo delle stesse, le ferie si congelano e il lavoratore potrà goderne nel periodo successivo. Se invece la malattia compare durante le ferie, bisogna comunicarlo in modo tempestivo con certificato medico che deve segnalare una condizione di salute che compromette in modo concreto la fruizione delle ferie.
Ma cosa succede se il datore di lavoro nega le ferie retribuite previste dalla legge? Il lavoratore deve rivolgersi alla Direzione Territoriale del Lavoro che accerterà la violazione e, nel caso in cui sia validata, comunicherà la sanzione al datore di lavoro.
La multa varia fra i 130 e 780 euro a seconda della gravità del caso ma non è automatica. Infatti la direzione valuterà se il rifiuto è valido o se non ha diritto di essere (per esempio nel caso in cui il datore abbia proposto ferie alternative). C’è un altro caso in particolare da considerare, per esempio quando il datore di lavoro prima accorda le ferie e poi le toglie per esigenze aziendali.
In questo caso, il dipendente che ha prenotato e non è ancora partito ha il diritto a farsi rimborsare delle eventuali spese di prenotazione (caparra o prenotazione intera). Invece se il datore di lavoro richiama in ufficio il dipendente che è già in vacanza, dovrà corrispondere un risarcimento di tutte le spese sostenute e un ulteriore risarcimento per le ferie non godute.
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