Hedging: quando utilizzarlo, quando evitarlo e il problema dei costi nascosti

Hedging: che cos’è, quando va usato e quando no, e quali sono i costi da affrontare, in linea generale. Tutto su questa strategia 

Quando si opta per eseguire un investimento, è molto importante essere consci di ciò che si andrà a fare. Più informazioni si hanno, più saranno le possibilità che esso abbia successo.

Hedge fund concetto
Hedging: quando utilizzarlo, quando evitarlo ed il problema dei costi nascosti-trading.it

Il mondo degli investimenti è complesso, ma con l’aiuto degli esperti e anche informandosi, è possibile imparare a destreggiarsi al meglio. Le opportunità di investire sono numerose, ed è per questo che studiare aiuta a capire quali siano le possibilità più affini alle proprie esigenze.

Quando si fa trading o si gioca in borsa, c’è il rischio di perdere il proprio investimento, a causa dell’instabilità dei mercati. Le oscillazioni possono derivare dai più disparati motivi, e quando ci sono bisogna fare attenzione, perché si potrebbe perdere ciò che si è investito.

In questo contesto, subentra una strategia chiamata hedging. Scopriamo insieme di che cosa si tratta, più nel dettaglio.

Hedging, motivi per cui usare questa tecnica e altri per cui evitarla

Partiamo dal definire cos’è l’hedging. Si tratta di una pratica di gestione del rischio che si usa in determinati contesti, per tutelarsi dai rischi connessi alle fluttuazioni di mercato svantaggiose.

concetto di Hedge Fund
Hedging, motivi per cui usare questa tecnica e altri per cui evitarla-trading.it

Usare questa strategia conviene, in particolare, in questi casi:

  • Mercati volatili: quando ci si trova in contesti di volatilità elevata, come crisi politiche oppure eventi economici imprevisti, l’hedging è un ottimo freno per arginare le perdite.
  • Se un investimento ha già portato a dei guadagni notevoli, l’hedging è la strategia per assicurare tali incassi. Si esegue un’operazione di copertura, in modo che i trader possano tutelare il guadagno accumulato da un possibile movimento dei prezzi che vada in altra direzione da quella precedente, movimento detto ritracciamento.
  • Chi investe a lungo termine può usare questa strategia per tutelare le proprie posizioni da oscillazioni a breve termine, come quelle quotidiane dei mercati.
  • Per coloro che investono in mercati internazionali, usare l’hedging è la via per proteggere i propri investimenti da cambiamenti svantaggiosi nei tassi di cambio delle valute.
  • Attenzione a quei settori che sono particolarmente sensibili e i cui prezzi possono cambiare per via di fattori esterni come clima, geopolitica, ecc. Questi settori sono agricoltura e settore energetico. Con l’aiuto di contratti futures, si possono rendere i prezzi stabili e tutelare i profitti.

Ci sono dei contesti in cui sarebbe meglio evitare di utilizzare la strategia dell’hedging. Nello specifico, è bene evitare nelle strategie a lungo termine, perché la tecnica di copertura andrebbe a ridurre gli incassi potenziali senza giustificare il rischio. Non andare in over-hedging è altrettanto importante, evitando di coprire più esposizione del necessario, altrimenti si rischia di andare in perdita, e non di trarre profitti. La copertura deve essere bilanciata.

Evitare di usare questa tecnica, inoltre, sia se non si conosce bene il mercato, sia se si prevede un notevole cambiamento. La cosa migliore da fare, in questi casi, potrebbe essere diversificare il portafoglio, invece di utilizzare tecniche di copertura. Inoltre, è bene sapere che l’hedging ha dei costi aggiuntivi da non sottovalutare.

Hedging, tutti i costi aggiuntivi da conoscere

Tra i costi aggiuntivi dell’hedging, ci sono i costi di transazione, per acquisto e vendita di futures e opzioni. Si tratta di costi che possono accumularsi in modo veloce, soprattutto se si aprono e chiudono con una certa frequenza, le varie posizioni.

investitore con braccia conserte
Hedging, tutti i costi aggiuntivi da conoscere-trading.it

Attenzione anche allo spread, cioè il differenziale tra costo di acquisto e costo di vendita. Quando si sfrutta la tecnica dell’hedging, gli investitori devono dare un’occhiata allo spread su tutte e due le posizioni, accrescendo i costi totali. Ci sono anche costi di finanziamento, che riguardano le posizione aperte nella notte. Sono oneri che si devono sul prezzo del denaro usato per conservare la posizione e cambiano in base a broker e andamento mercato.

Tra gli altri costi aggiuntivi troviamo quelli dovuti per l’uso delle opzioni per l’hedging. In questo caso, si dovrà pagare un premio per comprare le opzioni. Si tratta di una spesa anticipata che può diminuire gli incassi potenziali, nel caso in cui si verifichi un movimento propizio dei mercati.

E ancora, ci si potrebbe trovare di fronte a costi di roll-over, nel momento in cui un contratto futures resti in piedi anche oltre il termine. In questo contesto, infatti, si potrebbe dover eseguire un roll-over per un contratto successivo, e di conseguenza altre spese.

L’hedging può anche porre paletti a potenziali incassi. Se il mercato va a favore di chi investe, i guadagni possono essere ridotti rispetto a quelli che si potrebbero ricavare senza questa tecnica di copertura, in quanto le posizioni opposte, si possono cancellare vicendevolmente. Sono tutte cose di cui essere al corrente, in modo da sapere come muoversi in questo campo.

Gestione cookie