Siamo alle porte di una guerra per l’egemonia nella creazione di moneta digitale. Ma quali sono gli attori che la stanno combattendo?
La guerra non cambia mai, cambiano i mezzi con i quali la si combatte. Le quotazioni finanziarie delle criptovalute continuano a salire, generando rendimenti potenzialmente da capogiro. É per questo motivo che si sta preparando una resa dei conti, da più parti, per insidiare il primato finora indiscusso dei Bitcoin.
Ha tentato di inserirsi in questo remunerativo mercato Gram, del gruppo Telegram, senza successo. La popolare App di messaggistica rimane però lo snodo comunicativo d’elezione per lo scambio di altre criptovalute.
Ci sta riprovando Facebook, in seguito al tentativo fallito con Libra. La nuova moneta digitale stablecoin Diem, ancorata al dollaro statunitense consentirà agli utenti di inviarsi e scambiare moneta virtuale tramite Facebook e Messenger. Con un sistema di portafoglio digitale si potranno fare acquisti direttamente sulle piattaforme gestite dal gruppo Fb oppure sui siti convenzionati.
Ma c’è anche la Cina, che fa la voce grossa con il lancio dello Yuan digitale (e-yuan). Nel paese asiatico si prospetta addirittura una completa sostituzione della moneta fisica in futuro. Gli apparati repressivi cinesi vedrebbero accresciuta la propria capacità di controllo, sul fronte sia domestico che internazionale. Questo desta preoccupazione apre scenari geopolitici imprevedibili.
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Guerra non convenzionale e moneta digitale: c’è posto per tutti?
Ad oggi, l’estrema volatilità delle criptovalute desta ancora molta preoccupazione. Eppure il mercato sembra in via di stabilizzazione, al rialzo. Infatti, la quotazione a Wall Street di Coinbase ha già ottenuto una valutazione di 65,3 miliardi di dollari.
Si presta poca attenzione, tuttavia, ai rischi che comporta l’espansione di un mercato che non ha ancora conosciuto una vera competizione interna. Dovrebbero impensierire anche i traumi che un brusco passaggio da finanza reale a finanza digitalizzata e il potenziale effetto “dopante” sull’economia reale. Il rischio bolla è tutt’altro che scongiurato.
Inoltre, la criptovaluta per eccellenza, i Bitcoin, erano finora stati “attore terzo e imparziale” nelle dinamiche geopolitiche. Adesso invece, la moneta digitale è divenuta invece un’arma di speculazione finanziaria sempre più irresistibile. Vedi il caso Cina. Stati e Banche Centrali cercheranno di regolarne i processi, si spera per una pace armata e non per una guerra aperta.