Molti sognano di guadagnare in Borsa, ma qual è la strada migliore? Meglio comprare e mantenere nel tempo o provare a fare trading intraday e sfruttare le oscillazioni quotidiane?
C’è chi ha costruito enormi fortune con il buy and hold, come Warren Buffett, mentre altri hanno fatto milioni con il trading rapido, come Larry Williams. Ma qual è la strategia più efficace per chi vuole far crescere il proprio capitale senza correre troppi rischi?

Negli ultimi 25 anni, il Dow Jones è salito di circa il 249%, con una media di quasi il 10% all’anno. Tuttavia, chi ha comprato sui massimi del 2000 ha dovuto affrontare crolli pesanti, come quelli del 2008 e del 2020. Dall’altra parte, statistiche di vari broker mostrano che oltre l’80% dei trader perde denaro. Dunque, meglio puntare sul lungo termine o sul trading attivo?
Il potere del “compra e mantieni”: perché investire a lungo termine funziona
Chiunque abbia studiato un minimo di investimenti ha sentito parlare di Warren Buffett. Il suo approccio è semplice: comprare aziende solide, mantenere le azioni per decenni e lasciare che il mercato faccia il suo corso. Questa strategia, nota come buy and hold, ha reso Buffett uno degli uomini più ricchi del mondo. Ma perché funziona?

Nel lungo periodo, i principali indici azionari tendono a salire, nonostante le crisi. Il Dow Jones, ad esempio, è passato da circa 11.750 punti nel 2000 agli attuali 41.000 punti. Chi reinveste i dividendi e lascia maturare il capitale può ottenere una crescita esponenziale nel tempo. Inoltre, chi fa trading ogni giorno affronta costi maggiori e lo stress di seguire costantemente i mercati, mentre chi compra e mantiene ha meno preoccupazioni e meno spese. La storia ha dimostrato che, anche in momenti di crisi come il 2008 o il 2020, chi ha resistito senza vendere ha visto il mercato riprendersi e tornare a crescere.
Non è un caso che investitori come Charlie Munger, Peter Lynch e lo stesso Buffett abbiano sempre preferito puntare sul valore a lungo termine delle aziende, piuttosto che cercare di sfruttare le fluttuazioni giornaliere.
Il fascino (e i rischi) del trading: si può davvero battere il mercato?
Molti sognano di diventare trader professionisti, attratti dalle storie di chi ha guadagnato cifre incredibili in poco tempo. Uno dei più celebri è Larry Williams, che nel 1987 ha trasformato 10.000 dollari in oltre 1 milione in un solo anno. Ma la realtà è che pochi riescono a replicare questo successo.
Fare trading non è semplice: secondo studi di settore, la maggior parte delle persone che prova a operare attivamente sul mercato finisce in perdita. Il trading intraday richiede una concentrazione costante e un grande controllo emotivo, perché basta un errore per perdere settimane di guadagni. Inoltre, operare frequentemente significa pagare più commissioni e spread ai broker, che nel lungo periodo possono erodere i guadagni. Un altro ostacolo è rappresentato dagli algoritmi ultra-rapidi che oggi dominano il mercato e rendono difficile per un singolo investitore riuscire a battere le grandi istituzioni finanziarie.
Ovviamente, esistono trader di successo, come Paul Tudor Jones o Linda Raschke, che con strategie avanzate riescono a ottenere profitti costanti. Tuttavia, per la maggior parte degli investitori, il buy and hold rimane la strategia più sicura e redditizia.