Al momento i dubbi dell’esecutivo sono tanti. Come organizzare, come gestire il nuovo green pass. In cosa consisterà.
Al momento il Governo italiano, e non solo, è bloccato in merito alle considerazioni da sviluppare sul tema Green pass. Considerazioni che poi andranno tramutate in azioni per dare al paese, almeno in teoria. La nuova ondata di covid, gli sviluppi riguardanti la campagna vaccinale fanno in modo che gli esecutivi di tutta Europa e non solo si interroghino sulle iniziative da prendere. La situazione potrebbe nuovamente sfuggire di mano, cosi come successo nei mesi precedenti, ma questo oggi non può più succedere, non sono ammessi errori, non si può prescindere dalla sicurezza ormai, in nessun modo.
Attualmente tutto o quasi ruota intorno agli atteggiamenti di coloro i quali per un motivo o per un altro hanno rifiutato, di fatto, il vaccino. Grazie, o si potrebbe dire, a causa di certi atteggiamenti il Governo potrebbe pensare di limitare il raggio d’azione de Green pass sui luoghi di lavoro. La certificazione, insomma potrebbe arrivare esclusivamente dopo aver fatto il vaccino, escludendo quindi l’utilizzo del tampone, strumento sul quale moltissimi lavoratori avevano basato il loro schema organizzativo per non perdere nemmeno una giornata di lavoro. Questo, oggi, potrebbe non bastare più, ecco cosa potrebbe succedere.
Green pass, le ultime novità: cosa potrebbe succedere da qui a qualche settimana
Le operazioni che in questi giorni caratterizzano il lavoro dei governi sono tutte rivolte alla possibilità di poter avviarsi senza restrizioni o altro alle festività natalizie. In questa fase è importante che il Governo si mostri assolutamente consapevole e certo dei rischi attuali e di conseguenza si attivi per trovare delle soluzioni. Queste, al momento potrebbero essere tutte a danno di quelli che oggi sono i no vax. La proposta di alcuni governatori di regioni porterebbe ad immaginare due diverti tipologie di Green pass.
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Le due versioni di Green passa andrebbero distinte nel seguente modo:
- il c.d. certificato 2G improntato sul modello tedesco: le due G stanno per vaccinati (Geimptf) e guariti (Genesen), quindi chi fa il tampone non sarà compreso
- il certificato 3G che invece offre la possibilità di accedere al tampone, ma non permette di avrebbe accesso alle attività culturali, sociali e ricreative.
Di conseguenza numerosi sarebbero i luoghi proibiti ai chi non ha ancora effettuato il caccino. Bar, palestre, piscina, teatri, cinema e quant’altro. Raggio d’azione assolutamente limitato per chi continuerà a rifiutare la vaccinazione. Al vaglio dell’attenzione dell’esecutivo anche la durata dello stesso Green pass, la sua validità insomma, che potrebbe ulteriormente abbassarsi.