Dove serve e dove no il Green Pass, limitazioni per comprare al supermercato si o no? Tutti i dettagli dopo il DPCM di gennaio 2022
Tiene banco e si continua a discutere della questione Green Pass dopo l’arrivo del DPCM di gennaio 2022, al cui interno vi sono regole in merito a dove si può andare o meno, o per meglio dire regolamenta gli accessi possibili a chi non è provvisto della certificazione verde e cosa si può o non si può fare, con il punto anche su supermercati e alimentari: i dettagli e gli aspetti da sapere al riguardo.
Mario Draghi infatti, il presidente del Consiglio ha firmato il DPCM che contiene l’elenco di negozi ed uffici a cui si potrà accedere senza la certificazione dal 1° febbraio; lo scorso 7 gennaio il decreto entrato in vigore aveva, come noto, reso obbligatorio il possesso di almeno un tampone antigienico valido 48 ore o un molecolare valido 72 ore per poter accedere ai negozi e uffici aperti al pubblico.
Vi sono previste tuttavia delle eccezioni in merito alla vendita di prodotti essenziali ed ad attività “urgenti e indifferibili”.
Stipendio, quanti soldi servono per vivere bene: tre casi a confronto
Green Pass, supermercato ed alimentari: nessun limite agli acquisti, dove si può andare e cosa non si può fare
Con il DPCM non sono arrivate limitazioni per quanto riguarda supermercati ed alimentari e dunque sarà possibile fare qualsiasi tipo di acquisto; le persone sprovviste di certificati verdi base potranno non limitarsi ai soli pane, pasta e beni primari. Come spiega Il Giornale, proprio a tal proposito il Governo ha predisposto una faq specifica per gli acquisti nei supermercati, con la precisazione che è arrivata poche ore dopo la firma del DPCM inerenti gli esercizi esenti dal passaporto vaccinale base.
Nell’elenco dove non servirà il Green Pass, vi sono contenuti dunque supermercati e negozi di alimentari ma è “escluso il consumo sul posto” a chi non ha la certificazione; accesso a farmacie, parafarmacie, sanitarie, ottici, acquisto di carburanti, prodotti per animali e riscaldamento, così come sarà possibile accedere ad uffici giudiziari e in quelli inerenti la pubblica sicurezza per poter eventuale presentare denunce.
Andando nel dettaglio, negli esercizi commerciali consentiti si potrà comprare qualsiasi cosa sia venduta all’interno e non solo generi alimentari. E dunque, per prodotti alimentari e bevande, è possibile accedere a: ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati, altri esercizi non specializzati di alimenti vari.
Ancora possibili: prodotti surgelati; rispetto a animali domestici e alimenti per quest’ultimi in esercizi specializzati; carburante per automazione presso le pompe di benzina; articoli igienico sanitari; medicinali in farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica; articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; materiale per ottica; combustile per uso domestico e per riscaldamento.
Così come non servirà nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie per finalità di prevenzione, diagnosi e cura.
Al contrario, senza la certificazione, i soggetti interessati non potranno andare in un ufficio postale e ritirare la pensione, così come non sarà possibile entrare nei tabaccai per acquistare sigarette, libri e giornali. In questo caso, spiega Hdblog.it, è consentito acquistare tabacchi, sigarette, giornali e libri mediante chioschi e distributori automatici in strada, ma non accedendo ai negozi.
Contribuenti fortunati, il vantaggio prezioso che non tutti conoscono
Dunque, come si legge su Il Corriere della Sera, il green pass è obbligatorio per accedere alle filiali e negli uffici delle banche, negli uffici postali e in tutti quelli aperti al pubblico; necessario, come detto, ai fini del ritiro della pensione, considerando che che i cittadini over 50 sono tenuti alla vaccinazione per obbligo, e necessario per i tabaccai in virtù della presenza in alcune di esse di slot machine e macchine per gioco, e nelle edicole al chiuso. Non serve invece per edicole all’aperto.