La sua diffusione e gli effetti sulla tenuta dell’economia inglese potranno offrire un precedente realistico in grado di mostrare ciò che potrà avvenire nel resto del mondo.
La traiettoria intrapresa dell’economia del Regno Unito non è delle più rassicuranti, i responsabili della BOE potrebbero avviare la diminuzione degli stimoli fiscali, riducendo le politiche espansive al fine di contenere eventuali effetti collaterali sull’economia di una nazione che ora più che mai si trova indipendente e isolata da un contesto, come quello dell’Unione Europea, in grado di assicurare la tenuta del Paese. Il mercato del lavoro del Regno Unito si trova attualmente in difficoltà e dipende enormemente dagli aiuti finanziari del Governo che possono essere portati avanti solo con la prosecuzione delle attuali politiche monetarie.
La banca centrale inglese porta avanti un programma di acquisti del valore di 1,2 miliardi di dollari, a ragione della sua prosecuzione vi sono i dati sui numeri ancora piuttosto elevati dei lavoratori che ricevono un sussidio governativo, pari 1,9 milioni di persone, diminuite soltanto a giugno rispetto i 2,5 milioni precedenti. È stata la prima volta dal marzo del 2020 che lo stato sociale del Regno Unito ha dovuto elargire sussidi a meno di due milioni di lavoratori, questo sta venendo progressivamente ridotto anche in termini reddituali. A partire da agosto fino alla fine di settembre, quando il programma cesserà definitivamente, il sussidio passerà dal 70 al 60% della retribuzione media che il lavoratore riceveva quando era occupato.
L’ultima settimana di settembre sarà importante per un potenziale storno dei mercati e del FTSE 100
Se le finanze del Paese saranno in grado di sopperire alla crisi in atto, questo sarà un successo enorme in termini di capacità predittive. Il successo delle politiche dovranno coincidere economicamente al coordinamento delle politiche vaccinali, alla riduzione delle misure di contenimento e all’incremento dei consumi, contestualmente alla diminuzione della spesa pubblica, tutto entro il 30 settembre di quest’anno. Il Regno Unito si trova sulla cresta dell’onda di un ciclo economico negativo, che ha realizzato un crollo del Pil del 14,3% nel 2020, rappresentativo del più grande deficit della storia del Paese e paragonabile soltanto a quelli rilevati nell’economia di guerra dei due conflitti mondiali.
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Il Primo ministro Boris Johnson cerca di dare forza all’economia del paese attraverso investimenti strategici, nelle aziende che rappresentano i pilastri dell’economia, sulle infrastrutture, nonché sulle aziende innovative in grado di sviluppare prodotti e soluzioni competitivi in un ottica di crescita di lungo periodo. Il Regno Unito è naturalmente coinvolto insieme all’Europa nel processo di decarbonizzazione, Boris Johnson non vuole perdere l’opportunità rappresentata dall’indotto delle costruzioni e nelle infrastrutture segnalando le occasioni per gli investitori offerte dalla Banca delle infrastrutture del Regno Unito e dal prossimo piano di emissioni di obbligazioni verdi.
Il 19 luglio il governo inglese ha inaugurato il “Freedom Day”
Il 19 luglio il governo inglese ha inaugurato in modo evocativo e patriottico il “Freedom Day”, nel quale tutte le restrizioni dovute alla pandemia sono state annullate. Questo accadeva proprio mentre la variante Delta raggiungeva il suo picco, complici probabilmente i ritrovi e i festeggiamenti durante gli Europei di calcio, in cui l’Inghilterra ha giocato fino alle finali dell’11 luglio. Centinaia di persone si sono riunite in piccoli spazi condividendo entusiasmo (e amarezze) con altissime probabilità di aerosol e contatti fisici determinando la trasmissione del virus.
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Vedremo se gli effetti dell’annullamento delle misure restrittive, avranno un impatto negativo sull’aumento dei contagi. Se il Regno Unito in cui attualmente solo il 58% della popolazione risulta vaccinata, riuscirà a fare fronte all’emergenza mantenendo una progressione positiva degli standard economici e di libertà individuale. Gli esperti sembrano essere favorevoli a una conclusione positiva dati i molteplici fattori che possono agevolare la diminuzione dei contagi, compreso l’auto isolamento che gli inglesi portano avanti per mezzo di un’applicazione ufficiale del sistema sanitario nazionale, che avvisa con una notifica coloro che potrebbero essere stati esposti a un contagio.