Il problema lavoro è sempre al centro, più che mai delle dinamiche che determinano l’impegno attivo del Governo. Le proposte.
Il problema del lavoro riguarda sempre più da vicino milioni di cittadini italiani. Il Governo, da sempre impegnato per cercare di dare respiro alla popolazione anche e soprattutto in seguito alla crisi scaturita dalla pandemi di covid, ha individuato un nuovo strumento per sostenere i cittadini. Garanzia di occubabilità dei lavoratori, il cui acronimo “Gol” sembra far ben augurare in merito alla potenziale riuscita dell’intera operazione. I numeri sono ambiziosi, incredibilmente tendenti al positivo.
Si parla di quasi 5 miliardi di euro stanziati per il prossimo quinquennio per provare a dare una p0ssibilità lavorativa ad almeno 3 milioni di persone, questi, di fatto, i patti con l’Europa. Tre quarti della quota deve poi essere tra gli altri, donne, disoccupati storici, disabili e giovani sotto i trent’anni oltre che lavoratori sopra i cinquantacique. Prevista inoltra una fase attiva di formazione e di rafforzamento, se possibile, delle competenze digitali. Un progetto, come detto, molto ambizioso.
Il nuovo programma statale per la ricerca del lavoro: chi può beneficiarne
La reazione da parte delle sigle sindacali in merito al progetto del Governo è abbastanza positiva secondo Tania Scacchetti (Cgil): ” L’apertura di un confronto sulle politiche attive è decisivo, ma questo dovrà essere strettamente connesso alla discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali, che speriamo possa proseguire nei prossimi giorni”. Secondo poi Luigi Sbarra (Cisl): “c’è stato un incontro positivo ma non ancora decisivo. Bisogna passare subito dalle slide ai fatti concreti programmando ulteriori momenti di confronto per declinare meglio obiettivi, misure ed interventi”.
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Beneficiari di cassa integrazione e sussidio di disoccupazione saranno ammessi chiaramente al progetto “Gol” si guarderà prima di tutto a determinate categorie considerate più fragili, questo l’impegno da parte del Governo in accordo con le sigle sindacali. Aggiornamento e preparazione specifica saranno componenti assolutamente essenziali affinchè il programma riesca, con l’ambizione degli almeno 3milioni di lavoratori da collocare nel primo quinquennio. La proposta è ambiziosa è tutto si giocherà nell’imminente futuro.