Design Holding, proprietaria di B&B Italia è guidata oggi da Gilberto Negrini nuovo Ceo del brand.
Gilberto Negrini è il nuovo manager incaricato della gestione di B&B Italia, un gruppo italiano specializzato nell’arredo di alta gamma, comprensiva dei marchi Maxalto, Arclinea e Azucena.
La società è controllata da Design Holding tramite i fondi di investimento Carlyle e Investindustrial. Gilberto Negrini è alla guida di un’azienda con una lunga storia che ha fatto della qualità e ricercatezza dei suoi arredi la sua caratteristica fondamentale.
La società ha un portafoglio di prodotti che spaziano dagli interni di design alle cucine. In Italia l’azienda può farsi forte della cultura artistica che designer e architetti possono apportare alle soluzioni d’arredo B&B Italia. A partire dalla sua sede situata in Como frutto di un progetto di Renzo Piano e Richard Rogers l’azienda con 600 dipendenti è presente in 80 paesi nel mondo.
La nascita di B&B Italia e il suo contesto operativo
B&B Italia è stata fondata nel 1966 da Piero Ambrogio Busnelli e Cesare Cassina, quest’ultimo imprenditore e fondatore anche dell’omonima azienda, operante nel settore dell’arredamento. A partire dagli anni ’60 l’azienda fa il suo ingresso nel mercato con un vantaggio competitivo frutto dell’innovazione portata da Busnelli. L’azienda sviluppa prodotti d’arredo con una struttura semplificata che permette di creare produzioni in serie e compensare i costi derivanti dall’impiego dell’abilità artigianale. B&B Italia conta oggi mille punti vendita e realizza progetti anche per il settore alberghiero, uffici e nautico.
Negli anni del suo sviluppo l’azienda riesce ad avvantaggiarsi di soluzioni come il poliuretano, schiumato a freddo in stampi per la produzione di arredi imbottiti. Nel 2003 la maggioranza dell’azienda viene acquisita dal fondo di Opera specializzato negli investimenti degli arredi di lusso. Nel 2011 l’azienda viene riacquistata dai Busnelli che a partire da quell’anno porta avanti una serie di investimenti atti a espandersi nel settore design e arredamento. Questi comprendono aziende specializzate in diverse nicchie del settore come in librerie, illuminazione, design industriale.
Nel 2015 i Busnelli cedono l’80% del capitale di B&B Italia al fondo di private equity Investindustrial di Andrea Bonomi, mantenendo al contempo la gestione dell’azienda.
Il fatturato di B&B Italia e i mercati di riferimento
È a questo punto che nasce solo qualche anno dopo Design Holding. La multinazionale USA di asset management The Carlyle Group investe con Investindustrial puntando alla creazione del polo italiano dell’interior design.
Attualmente il Gruppo B&B Italia detiene oltre all’omonimo marchio anche, Maxalto, Azucena ed Arclinea. L’azienda ha il suo giro d’affari soprattutto grazie alle esportazioni, che incidono per 80% dei ricavi. Grazie alle risorse finanziarie dei due fondi di investimento, il marchio italiano particolarmente ambito all’estero, ha raggiunto nel 2019 un fatturato superiore ai 200 milioni di euro.
Per quanto riguarda i mercati esteri di riferimento, questi sono prevalentemente a livello europeo Germania, Francia, Regno Unito. Naturalmente la tendenza di crescita più forte viene anche in questo settore registrata in Asia e in particolare in Cina, Korea e Giappone.
La nascita di una collezione di arredamento ecosostenibile
Per l’attività economica sostenuta dalla guida di Gilberto Negrini la sostenibilità è un fattore molto importante. Tra gli obbiettivi di B&B Italia quella di rendere i propri prodotti sostenendone l’impatto ecologico con progetti che tengono conto dell’intero ciclo della vita del prodotto. B&B Italia può inserire la sua attività in un processo di economia circolare permettendo lo smaltimento e il recupero dei materiali che compongono le sue soluzioni d’arredo.
È un esempio di questo impegno Borea, la collezione disegnata nel 2021 da Piero Lissoni per gli esterni. Essa mantiene le caratteristiche distintive di confort e design, con un’attenzione alla qualità dei materiali che sono tuttavia completamente riciclati e nuovamente riciclabili. Si tratta di processi lunghi e molto impegnativi che sono portati avanti con grande impegno al fine di ridurre il consumo energetico e l’inquinamento associato a ogni prodotto.