A partire dal prossimo gennaio sarà possibile richiedere l’ISEE relativo all’anno 2022, tra i documenti necessari c’è anche la giacenza media: ecco il calcolo semplificato.
A partire dal prossimo gennaio sarà possibile richiedere presso i numerosi CAF sparsi in tutto il territorio l’ISEE relativo all’anno 2022: questo documento è fondamentale per la richiesta o il rinnovo di numerosi bonus o agevolazioni, ma anche per la scuola e l’Università.
Sono molti i documenti che devono essere presentati al momento della richiesta e che serviranno per valutare la propria situazione economica. Uno di quelli più importanti è la giacenza media del conto corrente, un dato che riassume in media quanti sono i soldi versati sul conto corrente nell’anno di riferimento.
Ecco qualche informazione circa il calcolo di questo dato e come richiederlo.
La giacenza media è un dato importante ai fini della richiesta dell’ISEE 2022: esso indica la quantità di denaro versata in media sul conto corrente nel corso dell’anno di riferimento. Tale documento è fondamentale in quanto senza non si potrebbe calcolare con precisone la propria situazione economica.
Essa si può facilmente ottenere presso l’istituto di credito di riferimento, presso il quale sono depositati i propri risparmi: dopo la richiesta saranno necessari pochi minuti. Addirittura, alcuni istituti permettono il suo rilascio anche attraverso l’online banking.
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Ricordiamo, infine, che nell’atto di richiesta dell’ISEE 2022 sarà necessario presentare la giacenza media di tutti i conti correnti di cui si è intestatario o cointestatario e relativa ai movimenti dell’anno 2020.Tali dati andranno, poi, riportati nel Modulo FC.1 – Quadro FC.2 “Patrimonio mobiliare”: in particolare, la giacenza media andrà inserita nel quadro FC.2, insieme al saldo contabile.
Anche se questo importante dato viene fornito già pronto per la dichiarazione, è sempre bene conoscere quale è il calcolo alla sua base. Per calcolare la giacenza media, infatti, basta sommare tutte le giacenze giornaliere e dividerle per 365.
Qualora, invece, il conto corrente sia cointestato tra due persone, la quota di saldo da considerare ai fini di questa constatazione risulta equivalente al 50%, percentuale che scende al 33,3% qualora, invece, gli intestatari siano tre.
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