Gestione del rischio: le Bande di Bollinger (usate così) sono il tuo alleato migliore

Rendite garantite se si impara a gestire il rischio, con le bande di Bollinger non si sbaglia! Strumento impeccabile delle strategie di day trading.

Si tratta di un indicatore, le Bande di Bollinger sono uno strumento che all’interno dei mercati, può diventare l’alleato migliore di fronte la volatilità e punti di inversione. Non significa conquistare grosse fette di mercato e investimenti proficui a prescindere, quanto piuttosto imparare a gestire in maniera funzionale situazioni “instabili”, ed evitare brutte sorprese.

bande di Bollinger e lente d'ingrandimento focus
Gestione del rischio: le Bande di Bollinger (usate così) sono il tuo alleato migliore- Trading.it

Prevedere il futuro non è possibile, ma le Bande di Bollinger del pioniere del trading degli anni ’80, John Bollinger, che ne è stato l’inventore, servono per valutare condizioni di volatilità in vista di un’identificazione delle condizioni di ipercomprato e ipervenduto.

Si tratta di un indicatore di analisi tecnica impiegato nelle strategie di day trading, le quali constano a loro volta in aperture e chiusure durante la stessa giornata di acquisti/vendita di strumenti finanziari.

Il fine dello strumento è di evitare i rischi del lungo periodo, ma anche sul breve ne sussistono. Ma come utilizzarle? Secondo la guida, è meglio approfondirne la struttura, i segnali e nello specifico i Bollinger Squeeze e Breakout.

Le Bande di Bollinger sono un successo se utilizzate in questo modo!

Graficamente sono tre linee che indicano l’andamento della fascia dei prezzi, le cui bande inferiori e maggiori misurano lo spargimento del prezzo intorno alla media mobile e la volatilità sopracitate. Più le bande sono vicine, maggiormente bassa è la volatilità, al contrario, sarà più alta. Di seguito, si analizzano i termini tecnici.

grafico bande di bollinger
Le Bande di Bollinger sono un successo se utilizzate in questo modo!- Trading.it

La loro struttura è divisa in banda media che è quella mobile semplice, siglata SMA, a 20 periodi. Poi ci sono le due fasce sopracitate, superiore SMA con +2 deviazioni standard, e la inferiore SMA con -2 delle stesse deviazioni. Misurano le condizioni di ipercomprato/ipervenduto. Per quanto concerne i segnali, nel caso dell’ipercomprato, se il prezzo tocca la banda superiore, c’è un eccesso di acquisti, da considerarne l’azione in trend forti.

Qui il prezzo può restare lungo la banda superiore. Nel caso dell’ipervenduto è la situazione opposta, indicando eccesso di vendite. L’azione valuta un acquisto con stop-loss. Nel caso di downtrend il prezzo può scendere nonostante tocchi la banda inferiore. Nell’impostazione Stop-Loss si considera in uptrend quando sta appena sotto la banda bassa, in downtrend quando sta a ridosso di quella superiore. Nel concreto, se si acquista al rimbalzo vino alla banda inferiore, lo stop-loss può esser fissato 1-2 SD sotto di essa.

Segue il Take-Profit, che in operazioni di mean reversion, fissa il take-profit vicino alla banda opposta. Infine, con il fenomeno dello Squeeze le bande si restringono, e vuol dire che c’è bassa volatilità anticipando un breakout. Ridurre le dimensioni della posizione in questa fase, serve a gestire il rischio e i cambiamenti repentini. Se c’è lo Stop-Loss bisogna allargarlo, per evitare lo stop hunting durante i Breakout. Infine, nel Breakout si cercano chiusure fuori dalle bande e volumi alti, nel caso di rialzo lo stop-loss va posto sotto la banda media o quella inferiore.

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