Eni annuncia l’importante scoperta di un giacimento di gas a una profondità di oltre 2 mila metri.
Un contesto particolarmente favorevole per la società energetica operativa con Eni Cyprus che detiene i diritti sull’area a metà con TotalEnergies, partner con il restante 50%.
A una settimana dal nuovo stop per manutenzione del gasdotto Nord Stream, il prezzo del gas è arrivato oltre 290 euro al MWh. Con questa scoperta, che fa parte del quarto pozzo esplorativo perforato da Eni Cyprus la società potrà estrarre circa 7 milioni di metri cubi di gas.
L’intensa campagna di acquisizione dati ha evidenziato condizioni favorevoli per l’esplorazione e la scoperta di altri pozzi nella regione. Questo potrà andare a supporto dell’approvvigionamento della fornitura di gas all’Europa. La strategia esplorativa di Eni, può così contrastare quello che sembra uno stop definitivo al gas proveniente dalla Russia verso l’Ue. Eni è presente a Cipro dal 2013 è operativa in cinque blocchi e detiene partecipazioni in due blocchi insieme a TotalEnergies.
Da ormai sei mesi le condizioni di mercato del Gas sono divenute turbolente e difficilmente prevedibili. La corsa al rialzo dei prezzi influisce negativamente sull’inflazione e sulla sicurezza energetica. Dietro l’annuncio del nuovo stop previsto dal 31 agosto al 2 settembre sembra esserci l’ombra lunga del conflitto in corso.
Razionamento del gas; temperature massime e minime, ma i risparmi non sono prevedibili
Gazprom ha affermato che dopo i lavori riprenderà a fornire fino a 33 milioni di metri cubi di gas al giorno. L’affermazione sembra tuttavia incoerente con il comportamento della società, controproducente e non collaborativo. Il gigante russo del gas ha tagliato le forniture a giugno arrivando a oggi al 20% della capacità normale. Da allora i prezzi del gas in Europa sono più che raddoppiati e i Governi sono dovuti correre ai ripari con campagne d’emergenza per garantire sufficienti scorte per l’inverno. Le linee guide per l’Italia sono la riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private, negli uffici pubblici e la riduzione di 1 ora nella durata normale di esercizio degli impianti.
Negli edifici si prevede una temperatura massima di 19 gradi in inverno e non meno di 27 gradi in estate. Al momento le stime del governo prevedono così un risparmio di 2,5 miliardi di metri cubi di gas. Queste sono basate sui contratti del gas a una media di 205 euro al Mwh.
Naturalmente questo dipenderà dall’evoluzione non solo dei prezzi di mercato ma anche delle temperature esterne. Le condizioni climatiche sono infatti una variabile importante da tenere in considerazione per valutare l’effettivo risparmio e i consumi che variano a parità delle temperature raggiunte dagli ambienti domestici.