GameStop si è affermato nel 2021 come, probabilmente, il titolo azionario più seguito e discusso nel mondo finanziario. Però, i risultati economico-finanziari comunicati ieri hanno deluso le aspettative degli investitori.
GameStop Corporation è una società statunitense che opera nel settore della vendita al dettaglio di videogiochi, console ed accessori per videogiochi, ma anche altri apparecchi elettronici e giochi da tavolo.
GameStop ha rilasciato nella giornata di ieri i risultati trimestrali e ha chiuso la seduta borsistica a Wall Street in calo: nello specifico, il prezzo di chiusura è stato pari a 181,75 dollari per azione, con una performance di -6,55% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Nella fase del pre-market statunitense sta perdendo, al momento, circa il 14% con una quotazione pari a 156,50 dollari per azione, a dimostrazione di come gli investitori non siano rimasti soddisfatti dei risultati trimestrali comunicati dalla società.
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Cosa è successo nei primi mesi dell’anno in borsa
Si tratta di un titolo di cui si è molto parlato negli ultimi mesi, in virtù dell’elevata volatilità che l’ha caratterizzato a partire dalla fine dello scorso mese di Gennaio quando, un grande numero di piccoli investitori, utenti del social network Reddit, hanno coordinatamente acquistato il titolo, facendo schizzare le quotazioni al rialzo e costringendo alcuni grandi fondi di investimento, posizionati al ribasso (cosiddetta “vendita allo scoperto” o short selling”) a subire ingenti perdite.
Si è verificato, cioè, uno “short squeeze“, ovvero una salita brusca dei prezzi, innescata da investitori al dettaglio, che ha costretto alcuni grandi investitori istituzionali esposti al ribasso ad acquistare il titolo per chiudere le proprie posizioni di vendita ed evitare perdite ancora maggiori.
In conseguenza di quanto appena descritto, un’azione GameStop è arrivata a quotare quasi 500 dollari a fine Gennaio 2021, dopo aver iniziato l’anno, solo una ventina giorni prima, a quota 20 dollari circa. Successivamente, durante il mese di Febbraio, il prezzo è sceso in area 40 dollari, per poi risalire verso quota 350 e scendere nuovamente verso i livelli attuali, precedentemente indicati. Si tratta, insomma, di una volatilità a cui raramente si assiste nei mercati finanziari.
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GameStop: risultati trimestrali non entusiasmanti
Gli investitori hanno accolto, da quanto emerge questa mattina dai dati del pre-market, con grande delusione i risultati emersi dalla relazione trimestrale, pubblicata ieri dopo la chiusura del mercato azionario.
Il periodo novembre 2020-gennaio 2021 di GameStop si è concluso, infatti, con vendite inferiori alle aspettative degli analisti. Nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale è stato registrato un calo del fatturato del 3% rispetto al trimestre precedente e del 12% su base annua.
In particolare, il fatturato trimestrale è risultato pari a 2.122 milioni di dollari (circa 1.790 milioni di euro), al di sotto della previsione degli analisti, i quali si attendevano dei ricavi delle vendite pari a 2.200 milioni di dollari. E’ molto importante, ai fini degli effetti che questi dati producono sul mercato azionario, valutare lo scostamento tra il dato effettivo e quello previsto, in quanto i mercati finanziari si muovono soprattutto in base alle aspettative degli operatori che, se vengono deluse, possono dar vita a dei ribassi (e viceversa a dei rialzi se, invece, il dato effettivo supera quello atteso).
Ha deluso le aspettative degli analisti anche un altro dato molto considerato dagli operatori, come l’EPS (Earnings Per Shares), ovvero l’utile per azione, risultato pari ad 1,34 dollari, a fronte di una stima degli analisti pari a 1,35 dollari.
Nonostante l’azienda, nell’ultimo trimestre, abbia quadruplicato l’utile netto a 80,5 milioni di dollari, l’utile operativo (ovvero della sola gestione caratteristica: ricavi delle vendite-costi delle vendite) è sceso da 75,2 milioni a 18,8 milioni di dollari. Inoltre, il fatturato dell’intero anno fiscale è risultato pari a 5,09 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 6,46 miliardi registrati nell’anno precedente.
La transizione verso il business e-commerce
Nel corso dell’anno 2020 l’azienda ha chiuso più del 12% dei suoi negozi, con lo scopo di migliorare i propri dati finanziari. GameStop ha già annunciato che cesserà anche le proprie attività in Finlandia, Norvegia e Svezia. L’obiettivo è, chiaramente, quello di effettuare una graduale transizione verso l’e-commerce. In questo settore, la società ha già dimostrato grandi progressi nel corso dell’anno con un aumento delle vendite online, su base annua, del 175% nel quarto trimestre e del 191% per l’intero anno fiscale.
L’azienda ha, inoltre, annunciato dei cambiamenti nel suo organico, con la partenza del suo Chief Customer Officer, Frank Hamlin, e l’arrivo della veterana di Amazon e Google, Jenna Owens, nel ruolo di Chief Operating Officer (COO), rendendo chiara, ancora una volta, l’intenzione di voler compiere la transazione dalla vendita nei negozi fisici all’e-commerce.
“Siamo entusiasti delle opportunità che abbiamo all’orizzonte, pur dando la priorità al commercio digitale a lungo termine e rimanendo concentrati sul nostro core business, ovvero il ciclo delle console di gioco. La nostra priorità è quella di migliorare l’esperienza del cliente”, ha dichiarato il CEO di GameStop, George Sherman.