Non si contano i furbetti di reddito di cittadinanza e non solo. Un malcostume ancora purtroppo dilagante nel paese.
Nel nostro paese certe storie non cessano di diventare facile oggetto di critiche e proteste. Ogni occasione è buona, insomma, per far emergere la presenza asfissiante di malcostumi che non non riescono ad essere in qualche modo isolati. Fingere disabilità, barare sulle dichiarazioni reddituali per ricevere il sussidio statale, sono solo alcuni degli episodi che ogni giorno gli inquirenti sono costretti a scoprire, spesso venendo a capo di situazioni inimmaginabili che comportano un grave danno per lo Stato.
Sempre più spesso, come si diceva, le forze dell’ordine arrivano a scoprire falsi invalidi, falsi poveri, per cosi dire, medici che contribuiscono a mettere in atto delle vere e proprie truffe con falsi referti e quant’atro e funzionari pubblici corrotti che contribuiscono a diffondere quel malcostume aprendo le porte ai malintenzionati delle casse dello Stato, se cosi si può dire. Tutti compiacenti e destinatari di enormi vantaggi insomma, soprattutto di natura economica. Solite vecchie storie all’italiana.
Furbetti reddito di cittadinanza e falsi invalidi: quello che succede troppo spesso in Italia
I casi ormai non si contano, quello che è certo è che ogni anno ci sono miliardi di euro a danno dello Stato e chiaramente di tutti i cittadini italiani. Nel periodo del lockdown sono cresciute ancora di più le truffe e le operazioni alquanto sospette, favorite da medici compiacenti e funzionari pubblici corrotti. Tutto era fermo, tutto era bloccato, ma la macchina del malaffare era viva, attenta a coprire ogni buco lasciato libero dal caso o a volte dalla stessa inefficienza di chi dovrebbe controllare e garantire sicurezza.
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Dalle vicende calabresi con numeri malviventi percettori di reddito di cittadinanza o del Lazio dove un medico molto noto lasciava utilizzare a proprio piacimento ad amici e parenti le strutture sanitarie per esami e quant’altro. La storia si ripete insomma ed ogni volta sembra essere sempre più triste e stancante. Malcostume spesso non è il termine giusto per descrivere certe dinamiche. Ci vorrebbe altro, di molto più duro e molto più concreto secondo i più critici, secondo gli osservatori. Spesso, dicono , eludere i controlli è troppo semplice, tutto dovrebbe essere più complesso insomma, e meno penetrabile dal malintenzionato di turno.