Il divieto di fumo in spiaggia non è esteso su tutta la penisola, ma hanno rilievo le ordinanze comunali e i regolamenti dei gestori degli stabilimenti. Attenzione però: vi è una legge che punisce espressamente chi butta i mozziconi per terra.
I fumatori in Italia sono moltissimi e tanti di loro non rinuncerebbero mai ad accendersi una sigaretta in un momento di relax, magari in vacanza in montagna o al mare.
Ma proprio in spiaggia la questione pratica potrebbe porsi in modo molto netto: la legge consente di fumare sotto l’ombrellone oppure vi sono limitazioni a riguardo? Ci sono allora norme che vietano questo tipo di comportamento, ad esempio per evitare mozziconi buttati sulla sabbia oppure per non costituire una minaccia al diritto alla salute altrui?
Di seguito vogliamo fare chiarezza su questi temi, anche in considerazione del fatto che secondo i dati Istat quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) è un fumatore. Insomma motivi sufficienti per parlare del possibile divieto di fumo in spiaggia. Ecco i dettagli.
Divieto di fumo in spiaggia: non ci sono leggi ad hoc ma ordinanze comunali
Chiedersi dell’eventuale esistenza di una legge ad hoc sul punto è del tutto legittimo, dunque. D’altronde, se questa esistesse il rischio multa sarebbe piuttosto elevato in qualsiasi lido d’Italia. Ma chiariamo un punto: il divieto di fumo in spiaggia, o la libertà di accendersi la sigaretta, è legato al luogo in cui ci si trova. Ciò perché una legge ad hoc sul divieto di fumo in spiaggia non esiste – e ciò potrà certamente sembrare strano in considerazione delle migliaia di km di coste del nostro paese.
Attenzione pero: i Comuni possono varare delle ordinanze ad hoc, valide a livello locale, per vietare il fumo sia sulla spiaggia sia in particolare sulla battigia, ovvero il luogo a più alta affluenza di bagnanti. Certamente la cosa potrà non far piacere a chi è abituato a consumare interi pacchetti di sigarette ogni giorno, e piacerà ancora meno dopo l’introduzione dei limiti al fumo nei locali al chiuso come bar o ristoranti. Ma tant’è: ogni Comune può liberamente disporre in merito all’eventuale divieto di fumo in spiaggia.
Vi sono ad es. alcune ordinanze locali che vietano il fumo in spiaggia entro determinati limiti dalla riva, tuttavia il divieto in oggetto va evidenziato da appositi cartelli che lo indichino con la scritta “Vietato fumare“. Ciò eviterà che un bagnante fumatore non sia debitamente edotto sul divieto in questione.
Anche i gestori degli stabilimenti balneari possono intervenire in tema di divieto di fumo in spiaggia
Lo ribadiamo per fugare il campo da ogni possibile dubbio: leggi specifiche sul punto non ve ne sono, ovvero nessun provvedimento generale approvato dal Parlamento o dal Governo in questi anni. Tuttavia, ciò non vuol dire che l’accanito fumatore sia sempre libero di accendersi una sigaretta in spiaggia aperta a tutti o a pagamento. Può intervenire infatti un’ordinanza di divieto ma, nel caso in cui la giornata al mare sia in uno stabilimento balneare, potrà essere il gestore dello stesso ad intervenire per vietare il fumo in spiaggia.
Finalità è anche quella di tutelare la clientela e ‘salvare’ così il profitto, oltre alla necessità di mantenere pulita la spiaggia e non arrecare fastidio ai bagnanti che non hanno l’abitudine di accendersi sigarette.
Differente problema sono gli ammassi di mozziconi abbandonati sulla sabbia: ve ne sono tantissimi, specialmente nelle spiagge libere. Ma su questo punto interviene la legge. Ebbene sì, per quanto non sia in vigore una legge nazionale che impedisca il fumo in spiaggia, ne esiste invece una che impedisce di gettare i mozziconi a terra, negli scarichi, in acqua e in ogni luogo in cui possano costituire un danno per l’ambiente. Tra questi luoghi sono ovviamente comprese anche le spiagge.
Rischi di sanzioni per chi fuma in spiaggia: ecco quali sono
Attenzione alle conseguenze nel caso ci si accenda lo stesso la sigaretta, pur essendo vietato il fumo in spiaggia. Ebbene, per chi non resiste a fumare il rischio è quello di vedersi inflitta una multa anche fino a 500 euro, in base alla gravità dell’infrazione.
Saranno i membri della Polizia locale ad effettuare controlli direttamente in spiaggia, al fine di verificare il rispetto del divieto di fumo – così come stabilito nelle ordinanze comunali ad hoc. Se rileveranno violazioni, potranno sanzionare il fumatore che ha ceduto al fascino della sigaretta pur con il divieto e il cartello esposto.
Vi è poi una norma di legge applicata sia nelle spiagge in cui si può fumare sia in quelle dove è vietato, che punisce con una multa tutti coloro che buttano per terra o in acqua i mozziconi di sigaretta. In questi casi, la sanzione amministrativa può arrivare anche a 300 euro. Insomma, motivi sufficienti per stare molto attenti a non violare le regole vigenti, pur se si è accaniti fumatori.