Mentre il Ftse Mib tenta un recupero al rialzo sopra la media mobile a 50 giorni, la tendenza generale riflette decisamente il sentiment rialzista internazionale.
Nelle prossime settimane molto dipenderà dalle pressioni sui prezzi dell’energia nell’Eurozona.
Già a partire dal 31 agosto, inizierà il periodo di manutenzione del Nord Stream, con il conseguente nuovo restringimento dei flussi in arrivo in Europa. Se invece i prezzi dell’energia dovessero continuare a crescere, il rischio è che le Borse anticipino un nuovo rallentamento dell’economia.
Per riuscire a mantenere aperte le posizioni e sfruttare anche la pressione ribassista è importante mantenere lucidità e pazienza. Gli scoppi di volatilità a ribasso fanno infatti spesso pensare a una rapida fine e inversione della tendenza principale. Per sfruttare al meglio il potenziale degli asset in portafoglio è importante capire quali di essi mantengono un prezzo sotto o sopra i fondamentali, liquidando l’eccesso a rialzo o al ribasso, corrispondente alla nostra posizione.
Naturalmente non c’è modo di sapere in anticipo se la propria decisione avrà tempismo. Per questo è bene affidarsi quanto più possibile all’analisi dei volumi e distinguere la qualità delle posizioni in ingresso. La size, il livello di prezzo e soprattutto la loro durata sono tre indicazioni chiave per comprendere quanto esse possano influire sulla tendenza in atto.
L’attuale contesto di mercato è il peggiore tra quelli della storia recente. Operare in queste condizioni può essere fonte di perdite ma anche un momento di apprendimento e in alcuni casi di guadagni anche eccezionali. Gli investitori hanno preso posizione in questi giorni in base alle mosse della Fed a Jackson Hole, Powell ha dichiarato che ci saranno costi economici per ridurre l’inflazione, ma se la Fed fallisse nel riportare la stabilità dei prezzi questi sarebbero ancora più grandi.
Dalle parole di Powell, secondo sono emerse quindi diverse considerazioni importanti. Il forte impegno a ripristinare la stabilità dei prezzi richiede una politica restrittiva che sconta già il rischio di un rallentamento della crescita. Questa manovra molto probabilmente comporterà problemi per famiglie e imprese ma il beneficio sarà la migliore ripresa e migliori risultati a lungo termine per l’economia.
In questo contesto, le caratteristiche delle società quotate su cui investire o da tenere in considerazione sono quelle a basso indebitamento e ottima generazione di cassa. Oltre questo devono avere capacità di gestire il costo dell’aumento dei fattori produttivi senza rallentare o ridurre la produzione. Questo significa che la catena produttiva deve essere corta e situata in Paesi alleati occidentali.
Le aziende da tenere in considerazione devono avere una buona se non completa autosufficienza energetica, avere un giro d’affari diversificato in mercati internazionali e con performance attuali influenzate ben oltre i fondamentali, sopra o sottovalutate a seconda della nostra posizione.
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